La cucina del Settecento
Il XVIII secolo è il secolo delle rivoluzioni che hanno trasformato il mondo antico in quello moderno. Con la Rivoluzione Francese prima e l’espansione dell’Impero napoleonico poi, le scoperte scientifiche e la cultura promossa dagli Illuministi cambiano radicalmente il modo di pensare di parti sempre più consistenti della popolazione europea.
Le colonie di oltreoceano sono una fonte inesauribile di materie prime e guadagni grazie anche allo sfruttamento degli schiavi, mentre in Europa le macchine a vapore danno inizio alla prima rivoluzione industriale, che porta a produrre oggetti sempre meno costosi, contribuendo a innalzare il livello di vita dei più poveri.
Le conoscenze scientifiche subiscono una brusca accelerazione e le ricadute sono infinite: nella seconda metà dell’Ottocento, l’Europa amplia la colonizzazione ai paesi asiatici e africani e consolida la propria supremazia nel mondo proprio grazie alla sua superiorità scientifica e tecnologica, alla sua potenza industriale ed economica rafforzata dalla scoperta di nuove fonti di energia (gas, petrolio ed elettricità) e all’impiego di nuovi mezzi di trasporto e di comunicazione. lI mondo diventa sempre più piccolo e, insieme a mille altri aspetti della vita quotidiana, anche la cucina viene profondamente modificata da questi mutamenti che ancora oggi continuano a cambiare il nostro mondo.