L’ITALIA DELLO SLOW FOOD

L’ITALIA DELLO SLOW FOOD

Da più di due decenni, Slow Food si pone l’obiettivo di mappare la tradizione italiana: nella sua guida Osterie d’Italia, lo fa tracciando resistenze e mutamenti nella ristorazione di qualità, cercando di sviluppare una sensibilità alla provenienza degli ingredienti e ai sapori secondo i princìpi di «buono, pulito e giusto». È un’impresa difficile, ma entusiasmante, basata su anni passati a contatto con gli osti e gli chef che hanno fatto propri tali valori. Da qui nasce la nostra proposta: regione per regione, troverai i piatti tipici più noti e diffusi e una delle ricette che non possono mancare in un menu della tradizione locale.

  • Valle d’Aosta La particolare posizione geografica e la conformazione del territorio hanno influenzato in modo determinante la sua tradizione gastronomica, fatta di piatti importanti e sostanziosi come la fonduta.
  • Piemonte Piena di riferimenti ai paesi d’Oltralpe, la sua tradizione gastronomica gode di un prestigio universale legato all’eccellenza dei vini, spesso usati anche nei piatti.
  • Lombardia Le tradizioni territoriali, diverse da paese a paese, sono accomunate da una grande cucina di magro, che ha dato origine a piatti come i tortelli di zucca e la giardiniera.
  • Liguria Accanto alle preparazioni di mare, hanno grande importanza quelle a base di carne che sopravvivono nelle osterie e nelle trattorie dell’entroterra insieme ai piatti con erbe aromatiche, farina di ceci e verdure.
  • Toscana Alimenti simbolo sono il pane senza sale e l’olio extravergine d’oliva, oltre agli insaccati e ai tagli di carne bovina, baluardo di una tradizione culinaria che abbonda nell’uso di aglio e vino.
  • Umbria Ha una cucina ricca che esalta i tanti sapori della lavorazione del maiale. Importanti i tartufi e i volatili come le palombe, servite in tutte le salse, accanto a piatti più poveri come quelli a base di lenticchie.
  • Lazio Questa cucina, spesso frutto di contaminazioni gastronomiche con le tradizioni ebraiche e delle regioni circostanti, offre un variegato panorama di prodotti di qualità, come legumi e verdure pregiate.
  • Sardegna La cucina tradizionale è rivolta verso l’entroterra: formaggi e carni ovine e suine, oltre a una vastissima varietà di pani, ne sono le basi. Con qualche eccezione come il tonno a Carloforte, o la bottarga a Cabras.
  • Campania Sospesa tra la terra e il mare, questa cucina colpisce per la sua varietà: dalle carni di pecora e capra nell’interno, al pesce e alle verdure sulla costa, alla pasta e alla pizza, divenuti simbolo della cucina italiana.
  • Trentino-Alto Adige Qui la cucina è semplice, sostanziosa, fatta di pochi ingredienti offerti da un territorio difficile: i canederli e lo speck sono il suo simbolo gustoso.
  • Emilia-Romagna Cucina di carne, terragna e sostanziosa, accosta maiale e agnello a un interminabile elenco di prodotti pregiati, dall’anguilla alle mille varietà di pasta tirata a mano dalle azdore, signore della cucina.
  • Friuli-Venezia Giulia Cucine di mare, di pianura, di collina e di montagna: dalle pietanze povere agli ingredienti pregiati come il Prosciutto di San Daniele, questa è una regione dalla ricchezza gastronomica inimitabile.
  • Veneto Crocevia di mercanti e culture, Venezia ha influenzato la cucina della regione che, oltre ai piatti più poveri e sostanziosi delle famiglie contadine, ne offre altri ricchi di spezie e aromi esotici.
  • Marche La cucina di questa regione ha sempre usato molto il maiale, i suoi derivati e gli animali da cortile, abbinati a erbe aromatiche come il rosmarino e il finocchietto, mentre sulla costa domina il pesce.
  • Abruzzo Qui le tradizioni gastronomiche sono conservate fedelmente: ancora legata alla transumanza, la gastronomia abruzzese offre piatti antichi, impiegando il grano duro, l’olio extravergine d’oliva e i vini locali.
  • Molise Spazio alla pecora, in tutte le sue declinazioni, e ai prodotti della pastorizia, specialmente nell’entroterra! Intorno al massiccio del Matese, invece, è viva una grande tradizione lattiero-casearia.
  • Puglia Qui il grano la fa da padrone: farine e paste sono d’obbligo in molte preparazioni. Le carni più usate sono quelle della transumanza, accanto ai tagli bovini e a una piccola ma radicata tradizione di carni equine.
  • Basilicata Bovini di razza podolica e grano duro solo alcuni ingredienti di una cucina ricca di storia: dalla pastorale, sontuoso stufato d’agnello, ai peperoni cruschi.
  • Calabria Regione povera e isolata, ha una cucina legata alle ricorrenze. La salvaguardia delle tradizioni è affidata a osti che offrono piatti dal sapore antico come le lagane e ceci, la caddara o la ’nduja.
  • Sicilia Accanto ai piatti di pesce, questa regione ce ne offre altri legati ai prodotti della terra, agli animali di allevamento e alla caccia, secondo una consuetudine che cerca di combinare il gusto con l’ecosostenibilità.

Protagonisti in Cucina
Protagonisti in Cucina
Corso di enogastronomia per il secondo biennio e il quinto anno