Le lingue in Italia

Nella nostra Penisola si parlano anche numerosi dialetti e lingue minoritarie:

• il provenzale-occitano e il franco-provenzale nelle valli occidentali del Piemonte e della Valle d’Aosta;
• il sardo, che è considerata una lingua vera e propria;
• l’arbëresh, un dialetto simile all’albanese, presente nelle regioni del Sud Italia;
• il greco, in alcune comunità del Salento e in Calabria;
• il ladino, derivato dal latino, in Trentino-Alto Adige e in alcune zone del Veneto. È una lingua ladina anche il friulano;
• il croato, che fu portato in Molise nel XV secolo.

Le isole linguistiche sono zone ristrette in cui si parla una lingua diversa da quella dell’area circostante. A formarle concorrono sia fenomeni migratori sia fenomeni geografici, come la presenza di montagne che rendono difficili gli scambi con le realtà vicine.

La religione più professata in Europa è il Cristianesimo, che si divide in tre grandi confessioni:

• il Cattolicesimo, diffuso soprattutto nell’Europa Centrale, Meridionale e in Irlanda;
• il Protestantesimo, nato nel XVI secolo in Germania con la Riforma protestante, e diffuso nell’Europa Centro-Settentrionale;
• la Chiesa Ortodossa, presente soprattutto in Grecia e nell’Europa dell’Est.

Le altre due grandi religioni monoteiste (cioè che credono in un unico Dio) presenti in Europa sono l’Ebraismo e l’Islamismo (seconda religione europea per numero di fedeli). In Europa sono presenti anche seguaci di altre religioni, come i Testimoni di Geova e i Mormoni. Negli ultimi anni sono aumentati gli europei che si sono avvicinati a religioni o filosofie orientali - come il Buddismo e l’Induismo - e gli atei (coloro che non credono in nessun dio).

Anche in Italia il Cattolicesimo è la religione più seguita. Esistono poi minoranze ebraiche, protestanti (rappresentati soprattutto dai Valdesi) e i Testimoni di Geova. I recenti flussi migratori hanno fatto aumentare il numero di cristiani ortodossi e di musulmani.