La pittura egizia

La pittura egizia

La fedeltà a regole fisse è ben evidente nella pittura egizia. Le figure si stagliano sempre nitidamente sul fondo, con volti e gambe di profilo e spalle e occhi visti frontalmente; i personaggi principali sono più grandi degli altri e il colore della carnagione delle figure femminili appare più chiaro. L’idea della profondità dello spazio viene resa sovrapponendo i soggetti.

Le scene sono dipinte in fasce sovrapposte, separate da linee orizzontali su cui poggiano le figure, e sono spesso accompagnate da geroglifici che spiegano chi sono i protagonisti e che raccontano le loro storie. L’effetto è quello di una decorazione sobria ed essenziale.

Osservando con attenzione, però, si notano a volte dettagli di oggetti o di ambienti legati alla vita quotidiana, resi con vivacità e realismo: la rappresentazione di un certo tipo di pesce, o di uno strumento agricolo, per esempio. Non va dimenticato che queste pitture ornavano ambienti sepolcrali e il loro scopo era di rievocare la vita del defunto, le sue occupazioni preferite, in modo da consentirgli di praticarle anche nell’aldilà.

LA GIORNATA DI UN FUNZIONARIO

La Tomba di Nakht, scriba e sacerdote, si trova nel complesso della necropoli di Tebe. Sulle sue pareti sono raffigurate con uno stile vivace numerose scene tratte dalla vita quotidiana del defunto. In questo particolare si vede lo scriba intento alla caccia e alla pesca insieme alla sua famiglia.

  punti fermi

LA PITTURA EGIZIA

  • Le figure sono rappresentate di                                                            mentre spalle e occhi sono visti                                                           .
  • La profondità viene resa                                                            le figure.
  • Alla pittura si aggiungono i                                                            per raccontare la storia raffigurata.

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva