La fedeltà a regole fisse è ben evidente nella pittura egizia. Le figure si stagliano sempre nitidamente sul fondo, con volti e gambe di profilo e spalle e occhi visti frontalmente; i personaggi principali sono più grandi degli altri e il colore della carnagione delle figure femminili appare più chiaro. L’idea della profondità dello spazio viene resa sovrapponendo i soggetti.
Le scene sono dipinte in fasce sovrapposte, separate da linee orizzontali su cui poggiano le figure, e sono spesso accompagnate da geroglifici che spiegano chi sono i protagonisti e che raccontano le loro storie. L’effetto è quello di una decorazione sobria ed essenziale.
Osservando con attenzione, però, si notano a volte dettagli di oggetti o di ambienti legati alla vita quotidiana, resi con vivacità e realismo: la rappresentazione di un certo tipo di pesce, o di uno strumento agricolo, per esempio. Non va dimenticato che queste pitture ornavano ambienti sepolcrali e il loro scopo era di rievocare la vita del defunto, le sue occupazioni preferite, in modo da consentirgli di praticarle anche nell’aldilà.