Il museo Quai Branly di Jean Nouvel
Il Quai Branly è un museo parigino progettato dall’architetto francese Jean Nouvel (Fumel, Lot-et-Garonne 1945), e rispetto al Centre Pompidou si inserisce in modo più armonioso nello spazio naturale, anzi, lo ricrea.
Sorto nel 2006 per ospitare un’esposizione permanente e mostre temporanee dedicate all’arte non occidentale, l’edificio principale, a cinque piani, ha la struttura di un ponte, o di una lunga galleria di oltre 200 metri. Questa forma è funzionale e serve da collegamento tra varie sale che all’esterno sono visibili come parallelepipedi di diversi colori. Sul tetto, un sistema di pannelli fotovoltaici usa la luce solare per produrre energia, secondo un principio di sostenibilità.
Sulla facciata rivolta verso la Senna, che si apre su un giardino, l’edificio è completato da un muro vegetale. Creato dal biologo Patrick Blanc, il polmone verde copre e “smaterializza” la facciata del museo, rendendo la struttura stessa un centro pulsante di vita e creazione: il muro comprende 15 000 piante differenti, appartenenti a 150 specie che, con la loro diversità, rispecchiano la varietà delle collezioni museali.