Arte concettuale
L’Arte concettuale, che si sviluppa tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta del Novecento, elimina i manufatti artistici tridimensionali per riflettere unicamente sui significati delle cose e delle azioni, sui “concetti” che stanno alla base della realtà e dell’esistenza umana.
Gli artisti di questo movimento non scolpiscono né dipingono, ma si esprimono utilizzando fotografie, video, luci al neon e testi scritti su grandi tele bianche o direttamente sui muri dei musei. Tutta l’importanza dell’azione creativa sta nella fase preliminare di progettazione dell’opera.