Le opere più note di quest’artista di origine ungherese rientrano nella cosiddetta Optical Art, cioè una tendenza artistica che punta a stimolare la percezione visiva dello spettatore attraverso particolari effetti ottici. La pittura di Vasarely restituisce una realtà fatta di frammenti geometrici, in bianco e nero o colorati, e lascia a chi guarda il compito di ricomporre mentalmente le singole parti: si stabilisce così un rapporto intimo e molto personale fra l’opera d’arte e l’osservatore. Nella sua opera, di grande forza espressiva, si possono riconoscere due costanti principali.
- L’uso di forme semplici, ripetute in serie, oppure di griglie geometriche;
- Un particolare dinamismo ottenuto mediante il singolare accostamento dei colori e l’improvvisa variazione nella dimensione e nella forma dei singoli elementi a interrompere la regolarità dello schema pittorico.
La grafica dei nostri computer di oggi, insieme ai tanti accorgimenti utilizzati nella produzione televisiva e pubblicitaria, è in parte debitrice delle sperimentazioni artistiche di Vasarely e degli altri esponenti dell’Optical Art.