Nella sua lunga carriera Fontana utilizza numerose tecniche artistiche, mostrando un’originalissima creatività, che lo porta a superare le espressioni artistiche tradizionali.
Dopo una formazione tradizionale all’Accademia di Brera, già dai primi anni Trenta aderisce all’Astrattismo. La sua opera assume un risalto internazionale dopo la fine della Seconda guerra mondiale, grazie all’elaborazione di una nuova concezione dello spazio, che Fontana espone in un importante testo dal titolo Manifesto dello spazialismo (1947). Nell’idea di Fontana lo spazio si associa al concetto di infinito, a cui egli cerca di dare corpo nelle sue opere.