VERSO LE COMPETENZE

verso le competenze

Il Primo Novecento

  conosco

★ Rispondi alle domande.


1 Quali sono le principali Avanguardie del Primo Novecento? E quali gli artisti più rappresentativi di ciascuna?

 


2 Quali sono le caratteristiche della produzione artistica di Matisse?

 


3 Perché l’Espressionismo può essere considerato il contrario dell’Impressionismo?

 


4 Quali sono le caratteristiche principali dell’Astrattismo?

 


5 Quali elementi rendono immediatamente riconoscibile un ritratto di Modigliani?

 


6 Sia la pittura di Marc Chagall che quella di Salvador Dalí possono essere definite “visionarie”, ma in realtà sono molto diverse tra loro: fai un confronto.

 


7 Quali sono le principali innovazioni nell’architettura del Primo Novecento? Sai citare qualche opera dei più importanti architetti del periodo?

 

  osservo e leggo

★ Leggi il testo e svolgi l’esercizio.


Dal 1914 Modigliani realizza una serie di ritratti di amici e personaggi che appartengono al suo universo quotidiano. In questa opera Jeanne Hébuterne è raffigurata in una posa intermedia tra la veduta frontale e quella di tre quarti. Il collo e il volto, un ovale perfetto, sono allungati e resi con un tratto fluido ma deciso. Gli occhi, grandi ovali senza pupille dipinti di azzurro, fanno sì che la donna sembri sospesa in una dimensione silenziosa e fuori dal tempo, assorta nei propri pensieri, sensazione accentuata dal gesto della mano allungata che si appoggia sul mento.


Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


a La donna è rappresentata di semiprofilo.

  •   V       F   

b Il corpo e il volto sono contornati da una linea nera.

  •   V       F   

c Lo spazio nel quale è collocata la figura è reale.

  •   V       F   

d Il dipinto è giocato su colori tenui e sfumati.

  •   V       F   
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  confronto
Questa vetrata del Duomo di Siena è concepita per essere vista da ogni punto del Duomo e “racconta con la luce” episodi della vita della Vergine. Le vetrate sono il risultato della collaborazione tra un pittore, in questo caso Duccio di Buoninsegna, e un maestro vetraio. L’artista disegna le varie scene e talvolta scompone le figure per aiutare il vetraio che deve poi realizzare i singoli pezzi che le compongono. Anche nella scelta dei colori il pittore deve considerare gli aspetti tecnici dell’arte vetraria: deve identificare aree omogenee e privilegiare accostamenti cromatici netti. Ogni cambiamento di colore nell’immagine richiede un nuovo pezzo di vetro. Il pittore deve dunque compiere un processo di semplificazione e astrazione, evidenziato dai profili scuri dei listelli di piombo che tengono insieme i pezzi di vetro.
All’inizio del Novecento si fa strada un nuovo concetto: l’arte non vuole più riprodurre con fedeltà la realtà o imitare la natura. Secondo le Avanguardie, l’arte può comunicare idee e modi di pensare attraverso immagini, segni e colori. Un tipo di arte, dunque, che “dà forma” al pensiero, e che si affida alla matematica e alla geometria per rappresentare in modo oggettivo la complessità del mondo. Quest’opera di Mondrian rappresenta una particolare tendenza dell’arte astratta, quella cioè che privilegia la geometria e i contrasti cromatici (spesso con l’uso di pochi colori) per comunicare l’armonia universale. In questo caso quadrati e rettangoli, colorati in bianco, grigio e ocra, sono composti su un reticolo formato da linee perpendicolari, evidenziate in nero. I rettangoli sono di dimensioni diverse e appaiono sfalsati, come mossi da una forza invisibile che non riesce tuttavia a scardinare la geometrica perfezione della composizione.

★ Rispondi alle domande.


1 Entrambe le opere, di epoche così lontane, sono il risultato di un processo di semplificazione e astrazione delle forme. I motivi che spingono i due artisti sono però molto diversi. Sai spiegare quali sono?


2 Sia Mondrian che Duccio usano pochi colori. Qual è il motivo della loro scelta?

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva