Il pittore olandese Piet Mondrian giunge a Parigi nel 1919: durante il lungo soggiorno nella capitale francese entra in contatto con i movimenti artistici più avanzati e rivoluzionari. I suoi dipinti rientrano appieno nella corrente astratta, ma con alcune particolarità:
- la semplificazione delle forme coincide con l’assoluta regolarità geometrica di linee verticali e orizzontali, che dividono la superficie del quadro in aree definite;
- questi settori sono evidenziati dall’uso dei colori primari: giallo, rosso e blu, con l’aggiunta del bianco e del nero.
L’affermazione del Nazismo in Francia lo costringe a trasferirsi negli Stati Uniti, dove è influenzato dalla musica, dalle espressioni artistiche e dal modo di pensare di quella nazione, pur non stravolgendo il suo concetto di arte. Nel periodo americano il nero sparisce dai suoi dipinti e le opere sono caratterizzate da un maggiore dinamismo e da un nuovo modo di usare i colori, che comunica gioia di vivere e un ritmo vivace, quasi musicale.