Il pittore francese studia presso la Scuola di Belle Arti di Parigi, dove segue un percorso di formazione tradizionale. Il vivace ambiente parigino lo porta tuttavia a sviluppare presto una nuova sensibilità: il giovane Matisse diviene infatti un esponente di punta del gruppo dei pittori Fauves (cioè “belve”, come vengono definiti in modo dispregiativo dai critici del tempo).
Secondo i Fauves l’artista deve comunicare passioni e idee attraverso segni chiari e forti e colori decisi, in modo personale e originale. I colori non sono quindi scelti imitando la realtà, ma in base al sentimento e alle emozioni che il pittore vuole trasmettere, mentre le forme appaiono semplificate, in un superamento della prospettiva rinascimentale.