A tu per tu con l’opera - La Cattedrale di Rouen - Effetto mattina

a tu per tu con l’opera

La Cattedrale di Rouen
Effetto mattina

CLAUDE MONET
  comprendo e apprezzo

Dove? Quando? Perché?

L’opera fa parte di un gruppo di 31 dipinti dello stesso soggetto, realizzati fra il 1892 e il 1894. Lo scopo di Monet è trovare i mezzi espressivi e le tecniche pittoriche più adeguate per rendere con efficacia le variazioni della luce sugli oggetti, in relazione al cambiamento delle ore del giorno e delle condizioni climatiche. La cattedrale medievale di Rouen si presta a questa particolare ricerca grazie alle sue caratteristiche architettoniche che, creando molte zone d’ombra, esaltano i giochi della luce e le diverse gradazioni di illuminazione.

Che cosa vedo?

1 Le linee dell’edificio appaiono poco definite: l’architettura religiosa non è la protagonista del dipinto, ma solo un mezzo per illustrare gli effetti della luce e del colore sul monumento, colti nell’attimo di maggior espressività. Nei 31 dipinti la cattedrale è sempre dipinta da una posizione ravvicinata. Dovrebbe quindi rivelare tutti i più minuti dettagli del suo aspetto gotico, invece avviene il contrario: gli elementi si possono solo intuire, la materia perde consistenza, le linee che definiscono la chiesa si sfaldano e quasi si sovrappongono l’una sull’altra, e solo il disegno complessivo rimane leggibile.


2 L’alta torre sulla sinistra sembra schiarirsi e diventare evanescente a mano a mano che sale verso il cielo, nella luce dorata del primo mattino. Non si distinguono le numerose decorazioni scultoree che abbelliscono l’alta guglia. Il colore viene steso per piccole pennellate veloci e le ombre sono rese attraverso toni scuri senza l’utilizzo del nero.

  punti fermi

Attraverso questa serie di dipinti Monet osserva che l’edificio di pietra è immutabile solo all’apparenza: in realtà ogni momento regala una cattedrale diversa.

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva