La lunga carriera artistica di Claude Monet – mai ripetitiva, perché animata da un desiderio continuo di miglioramento della tecnica pittorica e dell’espressività comunicativa – è dominata da due aspetti principali:
- l’interesse per l’arte giapponese, conosciuta attraverso le stampe, a cui si ispira per la semplicità delle forme e lo stile essenziale;
- lo studio delle variazioni del colore in relazione allo scorrere del tempo, con effetti di dinamismo sulla tela del tutto originali.
Nella maturità, dopo aver viaggiato in Francia e in Europa, Monet si trasferisce a Giverny, nella valle della Senna: a questa fase appartengono le serie di dipinti in cui l’artista raffigura lo stesso soggetto colto nelle varie ore della giornata, come se fossero scatti fotografici realizzati in momenti diversi e dunque con diversi gradi di esposizione alla luce solare. Inserire la dimensione temporale nella pittura è un’idea originale, molto importante per la storia dell’arte europea, che apre a sperimentazioni innovative.