Courbet è il pittore che dà avvio alla tendenza realista nella Francia di metà Ottocento. È anche il primo a usare il termine “realismo” per definire un’arte che non vuole imitare il passato o seguire le proprie fantasie, ma che si occupa solo di quella che Courbet definisce “la verità vera”. Rifiuta quindi il Romanticismo e le idealizzazioni per rappresentare la vita e i problemi delle persone in carne e ossa, i paesaggi naturali, i ritratti di donna.
Fin da giovane Courbet si appassiona alle questioni sociali e alla dura vita dei contadini della sua terra. Nel 1839 si trasferisce a Parigi, dove fatica non poco a trovare la via del successo. Si unisce ai gruppi socialisti e repubblicani che contestano il governo francese; nel 1871 viene anche arrestato per aver partecipato a disordini e incarcerato per sei mesi. Dopo quell’esperienza lascia la Francia e si trasferisce in Svizzera.