Lo studio dell’Antico e dell’arte italiana rinascimentale e barocca caratterizza la formazione di Jacques-Louis David fin dalla gioventù: nel 1775, infatti, l’artista si reca a Roma come vincitore della prestigiosa borsa di studio presso l’Accademia di Francia. Per David l’antichità non è solo una fonte d’ispirazione, ma anche un modello di virtù politica, senso dell’onore e moralità, ideali che emergono chiaramente nelle sue opere.
Amico di Robespierre, uno dei protagonisti della Rivoluzione francese, David si impegna nella vita pubblica, e ciò si riflette nella sua pittura, che assume la forza di un vero e proprio programma politico. Imprigionato alla caduta di Robespierre, verrà poi liberato e appoggerà Napoleone, divenendo il “primo pittore” dell’imperatore. Si apre così una fase favorevole per l’artista, con incarichi ufficiali e grandi riconoscimenti. Con la caduta di Napoleone, David lascia la Francia e si trasferisce a Bruxelles, dove resterà fino alla morte.