Oltre confine: India – Un monumento per la sposa dell’imperatore

OLTRE CONFINE – INDIA

Un monumento per la sposa dell’imperatore

Nel Seicento si ampliano gli orizzonti geografici, grazie ai viaggi di esplorazione cui segue la creazione di grandi imperi commerciali.

Gli europei conoscono in Asia la grande arte indiana.

Il più celebre edificio dell’architettura indiana non è un tempio o un palazzo, ma una monumentale tomba in onore della sposa dell’imperatore Shah Jahan. Il Taj Mahal, costruito tra il 1632 e il 1654 ad Agra, è un edificio ambizioso, perfetto nella sua simmetria e sontuoso nelle sue decorazioni. A questa grandiosa impresa lavorarono, oltre a maestranze indiane, anche artisti e artigiani europei.

Marmi bianchi intagliati e pietre dure e pregiate, incastonate nella superficie, contribuiscono alla bellezza del monumento, una struttura complessa che include un portone d’accesso, un ampio giardino, una moschea e la tomba dell’imperatrice. Una rigorosa geometria governa tutte le architetture, basate su un’alternanza regolare e simmetrica di spazi pieni e vuoti. Il monumento è oggi minacciato dall’inquinamento, dal deterioramento dei materiali e perfino dagli escrementi degli insetti: il marmo bianco sta ingiallendo e diventando in alcuni punti marrone o verdastro. Per proteggere il Taj Mahal, fin dal 1996, il governo ha fatto chiudere molte fabbriche della zona e recentemente la Corte suprema ha ordinato di ricorrere a esperti internazionali di restauro per preservare la bellezza del più importante monumento indiano.

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva