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La Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane è un edificio di piccole dimensioni; per questo è noto anche come San Carlino. Per Borromini il progetto è una difficile sfida: lo spazio su cui costruire è trapezoidale e la facciata deve sorgere in corrispondenza di una delle quattro fontane che danno nome al luogo. I limiti diventano motivo di ispirazione e l’architetto riesce a dare alla chiesa un’ariosità che la fa apparire più spaziosa del reale, alternando strutture concave e convesse sia sull’esterno sia nell’interno.
► In quale punto della facciata troviamo la linea concava? In quale invece quella convessa?
► In quante parti (ordini) è divisa la facciata? Sono presenti delle nicchie? Che cosa contengono?
► Come termina la facciata, nella parte superiore?
La pianta a croce greca presenta uno spazio centrale ellittico. Originale è l’interno della cupola, anch’esso ellittico, ornato da cassettoni di forme e misure diverse. Il lanternino centrale (l’elemento architettonico che corona la cupola, munito di finestre) illumina ogni particolare decorativo.
► Quali forme assumono i cassettoni della cupola? Vicino alla cupola ci sono altri elementi decorativi?
Ingrandisci la fotografia dell’interno della cupola, ricalcala su di un foglio di carta da lucido, riportala su un cartoncino e ridipingila con colori brillanti. Tieni conto, nella tua rielaborazione, della provenienza della luce: ricrea zone di luce e ombre in modo naturale.
Artelier
Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva