Anche per l’Olanda il Seicento è un periodo di straordinaria fortuna: artistica, ma prima ancora economica. In seguito all’indipendenza dalla Spagna, dichiarata alla fine del Cinquecento, l’Olanda diventa infatti una libera repubblica, in prevalenza protestante-calvinista ma tollerante verso le altre religioni, e si trasforma in una grande potenza commerciale, soprattutto marittima.
La Chiesa calvinista non ammette opere di arte sacra, per cui gli artisti lavorano per un pubblico nuovo: la nascente borghesia commerciale, professionale e artigiana, che richiede opere fortemente realistiche, di piccole dimensioni, e soggetti laici, spesso legati alla vita quotidiana. È questa borghesia a costituire la clientela dei due principali artisti olandesi del Seicento: Rembrandt van Rijn (Leida 1606-Amsterdam 1669) e Jan Vermeer (Delft 1632-1675).