I Carracci sono la dimostrazione che nel Seicento l’interesse per il mondo classico è ancora vivo: rappresentano l’anima classicista della pittura, che si affianca al Barocco nascente.
I fratelli Annibale (Bologna 1560-Roma 1609) e Agostino (Bologna 1557-Parma 1602), insieme al cugino Ludovico (Bologna 1555-1619), fondano a Bologna un’accademia che sarà scuola di grandi talenti: qui recuperano lo studio dal vero, che era stato trascurato in epoca manierista, e prendono a modello la pittura di Raffaello. A Roma – dove Annibale e Agostino si recano per decorare gli interni di Palazzo Farnese – hanno inoltre l’occasione di conoscere direttamente l’arte antica attraverso i resti archeologici.
La produzione artistica dei Carracci comprende temi mitologici , il paesaggio, la pittura di genere (► p. 343) e la pittura devozionale, destinata cioè alla riflessione su temi religiosi.