Paolo Veronese

Paolo Veronese

Paolo Caliari, Verona 1528 - Venezia 1588

Veronese affresca gli interni dei palazzi e delle ville venete con prospettive grandiose che, attraverso effetti illusionistici, vogliono suscitare meraviglia e stupore. I suoi colori sono luminosi e nitidi, le figure sono imponenti, le composizioni di personaggi e oggetti sono equilibrate e solenni, i dettagli sono disegnati in maniera realistica così come i complessi e ampi scenari architettonici.

Veronese rielabora e sintetizza il realismo di Giorgione, i caratteri della pittura ufficiale di Tiziano e l’innovativo uso della luce di Tintoretto.

La sua pittura valorizza alcune architetture di Andrea Palladio ( p. 316), trasformando le pareti interne di varie ville venete in palcoscenici dipinti con ricche scene di vita nobiliare.

Un affollato banchetto

Il primo miracolo di Cristo – quando a un banchetto di nozze trasformò l’acqua in vino – è ambientato in un’architettura classica monumentale e sfarzosa, con colonne e pavimenti in marmi colorati di particolare pregio. La scena è affollata, ma le figure sono disposte in un ordine equilibrato; il contrasto tra luce e ombre è ben evidente osservando le colonne a sinistra e quelle a destra della composizione.

  punti fermi

PAOLO VERONESE:

  • crea                                                  grandiose che vogliono suscitare                                               .
  • disegna in maniera                                                            gli ampi scenari architettonici e i dettagli.

Artelier
Artelier
Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva