

Nel Cinquecento l’arte viene sempre più considerata uno strumento di comunicazione: committenti colti e raffinati, come papi, signori e ricchi mercanti, affidano all’artista e alla sua opera il compito di trasmettere messaggi religiosi, convinzioni politiche, manifestazioni di ricchezza.
L’arte di questo secolo vuole “dare vita” ai corpi e ai volti dei soggetti rappresentati. Le figure sono ritratte in posizioni complesse o sono colte in movimento all’interno di spazi sempre più ricchi di particolari. Tramite l’intensità degli sguardi e delle espressioni gli artisti vogliono comunicare pensieri e stati d’animo, portando l’osservatore nell’evento rappresentato.
La qualità e le lavorazioni dei materiali acquistano sempre più importanza. La scultura impiega marmi e fusioni di bronzo di grande valore; la pittura sfrutta un’ampia varietà cromatica e di effetti luminosi; l’architettura, accanto a nuove tecniche, riscopre materiali antichi, utilizzando pietre, legnami, intonaci e stucchi.
Artelier
Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva