La nascita dell’Europa moderna
Nonostante sia un secolo segnato da guerre, carestie, pestilenze e lotte religiose, nel Cinquecento si pongono le basi per nuovi sviluppi nella cultura, nella politica e negli assetti sociali ed economici dell’Europa.
L’Italia è ancora divisa in piccoli Stati rivali, spesso in conflitto tra loro. Gli eserciti di Francia e Spagna si contendono la supremazia sul territorio italiano portando guerra e distruzione, anche a causa dell’uso di potenti armi da fuoco. L’episodio più tragico è, nel 1527, il saccheggio di Roma da parte dei Lanzichenecchi, le truppe dell’imperatore Carlo V.
In Germania il monaco e teologo Martin Lutero critica il potere politico, la ricchezza e la corruzione della Chiesa di Roma, segnando così la nascita della Riforma protestante. La Chiesa di Roma reagisce in maniera rigida e conservatrice con la cosiddetta Controriforma.
I continui stravolgimenti politici ed economici stimolano la riflessione e la nascita di nuovi modi di pensare. Lo studio dell’antichità rimane un punto di riferimento importante, inoltre si manifesta un rinnovato interesse per la natura: il mondo vegetale e il regno animale vengono osservati e studiati grazie ai nascenti metodi scientifici.