Il gotico

  La storia

UN’ITALIA DIVISA

Alle soglie del Duecento l’Italia risulta profondamente divisa. Le ricche città del Nord e del Centro si rendono più autonome nei confronti dell’impero romano germanico; le città marinare di Venezia, Pisa, Genova e Amalfi commerciano con tutto il mondo; gran parte del Meridione (il Regno di Sicilia) è controllato dall’imperatore Federico II di Svevia.

Domenico di Guzmán, originario della Spagna, e Francesco di Assisi fondano due ordini religiosi che modificano la sensibilità religiosa e la vita artistica e culturale dell’Europa. Domenicani e francescani decidono di non isolarsi nei monasteri ma di abitare nei conventi all’interno delle città.

Roma resta un punto di riferimento come sede dello Stato della Chiesa, anche se dal 1309 al 1377 il Papato si trasferisce ad Avignone.

Nel 1348 una terribile epidemia di peste infligge un duro colpo a tutta l’Europa.

  L’arte

La rivoluzione in scultura e pittura

Il termine “gotico” è stato usato per la prima volta nel XVI secolo per indicare un’arte “barbarica”, “dei Goti”, lontana dai canoni dell’arte classica. Nasce quindi in senso dispregiativo, ma oggi ha perso questo significato negativo ed è usato per indicare l’arte che si sviluppa in Francia a partire dal 1140 e si diffonde in Italia tra la fine del Duecento e l’inizio del Quattrocento.

Tra Duecento e Trecento, in Italia, prima in scultura e poi in pittura, si assiste a una vera e propria rivoluzione: si abbandonano definitivamente le convenzioni dell’arte bizantina in favore di nuovi modi di raffigurare la realtà, il paesaggio, il corpo umano e i sentimenti. Rispetto all’arte bizantina, basata su raffigurazioni piatte e bidimensionali, si recupera dalla tradizione classica una rappresentazione della figura umana più vicina alla realtà.

Gli artisti osservano e raffigurano lo spazio con un’attenzione sempre maggiore alla naturalezza delle composizioni e ai volumi occupati dalle figure. Nascono così le prime rappresentazioni capaci di rendere l’illusione della profondità: questo avviene soprattutto grazie al chiaroscuro, cioè all’alternanza di diverse tonalità di colore, “chiare” e “scure”, per creare effetti di luce e di ombra.

Architetture verticali

Nelle cattedrali gotiche si impiegano nuove tecniche costruttive. Rispetto alle chiese romaniche, cambia il rapporto tra larghezza e altezza: lo sviluppo verticale crea uno spazio nuovo, altissimo, in cui il fedele idealmente si avvicina a Dio.

Nell’ambito dell’architettura civile (cioè non religiosa), nasce un nuovo tipo di edificio, il palazzo pubblico (o comunale), che ospita le assemblee pubbliche e le attività amministrative e si trova di solito nella piazza principale della città.

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva