Osservo e leggo • LA TECNICA - L’altorilievo

  all’opera! – LA TECNICA

L’altorilievo

  osservo e leggo
Ricordi le sculture di Wiligelmo nella facciata del Duomo di Modena?

La cattedrale è l’edificio più rappresentativo dell’arte romanica: attraverso le sculture che decorano i portali e le facciate, i fedeli possono avvicinarsi a Dio, conoscere le sacre scritture e ricevere insegnamenti cristiani su ciò che è Bene e ciò che è Male. Spesso, come accade anche in Wiligelmo, i personaggi delle scene sacre sono rappresentati in modo realistico e vicino all’umanità terrena che in essi si riconosce e sono contrapposti a figure di animali, spesso mostruosi, che non conoscono Dio e che sono rappresentati tra intricati motivi vegetali. Tutte le scene esortano al rifiuto verso l’Inferno e all’attrazione verso il mondo celeste. Lo spettatore è coinvolto anche dallo stile adottato nella raffigurazione intensa ed espressiva dei volti.

Osserva questi particolari, scegli quello che ti piacerebbe riprodurre o prendere a ispirazione per realizzare un tuo altorilievo.


1 Gli animali fantastici e mostruosi alludono ad un mondo oscuro popolato di demoni.


2 Le figure dei profeti guidano i fedeli alla conoscenza della Bibbia.


3 Il motivo dell’intreccio vegetale evoca la selva nella quale regna l’istinto, contrario alla ragione.


4 La presenza dell’angelo richiama alla mente il Paradiso.

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Per realizzare una scultura ispirandoti ai soggetti di Wiligelmo, sperimenterai la tecnica della cartapesta.

La tecnica della cartapesta è una tecnica povera che utilizza materiali di facile reperimento. Si modella agevolmente e, una volta asciutta, è molto leggera. È adatta per modellare oggetti sia di piccole sia di grandi dimensioni ed è la tecnica che si utilizza per realizzare molti dei carri che vediamo nelle sfilate di Carnevale. Esistono varie modalità di lavorazione, le più conosciute sono due: con macerazione della carta e senza macerazione della carta.


1 Nella lavorazione con macerazione della carta, piccoli pezzi di carta vengono fatti macerare in un catino con acqua e colla vinilica per ottenere un impasto modellabile.


2 Nella lavorazione senza macerazione della carta, strisce di carta vengono incollate a strati su un calco o una forma da cui poi vengono staccate dopo l’essicazione.

Modello un angelo in cartapesta


Che cosa serve?

Carta di giornale tagliata a strisce • colla vinilica • acqua • un panetto di argilla • gesso • pennello • scatola da scarpe • una bacinella con acqua • Crema per le mani



1 Realizza a matita un bozzetto del tuo angelo e modellalo con l’argilla, realizzando una piccola scultura. A parte, mescola il gesso in polvere con l’acqua fino ad ottenere un composto della densità dello yogurt.


2 Appoggia la piccola scultura all’interno del coperchio di una scatola da scarpe e ricoprila facendo colare il gesso liquido. Quando il gesso è asciutto separalo dalla scultura e puliscilo da eventuali residui. Hai ottenuto il calco, cioè il negativo, del tuo angelo.


3 Ungi l’interno del calco con uno strato sottile di crema per le mani e incolla un primo strato di strisce di carta, facendole aderire alla base con un pennello appena inumidito in acqua. Ripeti l’operazione per quattro o cinque volte, applicando ogni volta uno strato di colla diluita in pochissima acqua.


4 Dopo l’essiccazione stacca la cartapesta dal calco e colora il tuo angelo a piacere.

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva