Nel VI secolo Ravenna è sotto il controllo dell’Impero bizantino. A Ravenna infatti risiedeva l’esarca, il governatore dei territori bizantini in Italia. In pochi decenni la città cambia completamente il suo aspetto: da cittadina di provincia diventa uno dei centri più ricchi d’Italia e la sua arte riflette direttamente quella di Bisanzio.
Il cambiamento è visibile soprattutto negli edifici religiosi costruiti in questi anni. Le chiese e le basiliche presentano tutte un identico contrasto tra esterno e interno: all’esterno sono spoglie, in mattoni, senza decorazioni e con un’architettura molto semplice, mentre all’interno sono interamente rivestite di mosaici a fondo oro, secondo una tradizione dell’Oriente che si era diffusa anche a Roma, nelle prime basiliche cristiane.