Il Cristianesimo, fin dalle sue origini, fa ricorso a una serie di simboli: si tratta di raffigurazioni astratte o di figure vegetali e animali a cui si attribuiscono significati religiosi, evidenti per il fedele ma nello stesso tempo non chiaramente identificabili per chi non appartiene alla comunità cristiana. L’idea di utilizzare dei simboli nasce dunque all’inizio per motivi pratici, quando i primi cristiani non potevano professare liberamente il nuovo culto e dovevano nascondersi dalle autorità romane.
Il simbolismo cristiano deriva anche dall’antica religione ebraica, secondo la quale non si può rappresentare Dio in forme umane: da qui l’abitudine del Cristianesimo delle origini di raffigurare Cristo non direttamente, ma attraverso dei simboli. Tra i primi, per esempio, ci sono il pesce, perché le lettere della parola greca che indicano l’animale formano le iniziali della frase “Gesù Cristo, figlio di Dio, salvatore”, oppure l’agnello, animale sacrificale che ricorda il sacrificio di Gesù in croce.