L’invenzione di nuovi modelli architettonici è evidente nel caso del Pantheon (in greco, “tutti gli dèi”). Un primo tempio con questo nome era stato fatto erigere da Agrippa, genero di Augusto, ma era stato distrutto da un incendio; nel II secolo d.C. l’imperatore Adriano lo ricostruisce nelle forme che vediamo ancora oggi.
Attraverso un portico di ingresso, il prònao, si accede alla cella vera e propria, un grande ambiente rotondo. La copertura a cupola, con un’apertura centrale dalla quale entra la luce (oculo), è resa possibile dalla nuova tecnica del cementizio, che come si è visto rende la muratura più leggera ma non per questo meno resistente. L’altezza massima dello spazio interno è di oltre 43 metri, uguale al diametro della base: ne risulta un ambiente che tende alla forma sferica e che costituisce per il mondo antico una vera novità nella concezione dello spazio.