La dolce fiamma - volume B

GIUSEPPE UNGARETTI Analisi Una domanda sospesa Lo spunto per la poesia nasce da una domanda intercettata al volo, in prima linea, dove si incrociano diversi reparti di soldati: Di che reggimento siete / fratelli? (vv. 1-2). Il punto interrogativo è l unico segno ortografico presente nel testo, che si apre con un iperbato che inverte l ordine sintattico e mette in rilievo, come una parola chiave, il vocativo fratelli. Il termine reggimento (v. 1), insieme all indicazione iniziale (Mariano il 15 luglio 1916), è il solo elemento che rimandi in modo esplicito a una situazione di guerra. Il resto della poesia si snoda come una riflessione a margine non della domanda, ma dell appellativo che la introduce nel titolo e la conclude, nel verso finale: Fratelli (v. 10). questo che conta, non l appartenenza a un corpo dell esercito o a un altro: questione che in effetti resta senza risposta. Tremante / nella notte Ungaretti non dice io , non si fa avanti in prima persona, anzi, neppure usa verbi al modo finito. Si limita ad allineare tre brevi considerazioni sollecitate da quella Parola tremante / nella notte (vv. 3-4). Ma le parole non tremano: a tremare è la nostra voce, quando la pronuncia lascia trasparire l emozione. E qui, nell inferno del conflitto, dove l uomo ha il compito di uccidere, è un conforto sentire risuonare un termine in cui vibra un sentimento di solidarietà. La notte, che non è solo reale ma anche metaforica, improvvisamente si rischiara. Con un analogia suggestiva, la parola fratelli diviene una Foglia appena nata (v. 5): emblema di una condizione esistenziale di estrema precarietà, ma anche spia di un ritorno alla vita che neppure la guerra può soffocare. L aria è spasimante (v. 6) non solo per i rumori delle armi e le grida dei feriti, ma anche perché in quell attimo tutto sembra proteso a cogliere il senso di un termine imprevisto. Fratelli fragili La tessitura fonica rinforza quest impressione: alla rima fra participi tremante : spasimante (vv. 3 e 6) si somma l allitterazione involontaria rivolta (v. 7), che esprime l istintiva ribellione dell uomo alla mattanza alla quale è costretto. L enjambement fra sua e fragilità (vv. 8-9) suggerisce una pausa, che rende vertiginosa la consapevolezza che la vita, non solo in guerra, è appesa a un filo. La fragilità richiama, anche fonicamente, il termine fratelli, che in conclusione ritorna, isolato, assaporato con lentezza. La guerra in Ungaretti è innanzitutto condivisione, riconoscimento di una comune umanità, che mette fra parentesi le gerarchie militari e le contrapposizioni sul campo di battaglia. I compagni sono fratelli sul piano biologico, prima che ideologico, accomunati dall incombere di una morte violenta. Laboratorio sul testo COMPRENDERE COMPETENZE LINGUISTICHE 1. A chi è rivolta la domanda iniziale? 3. Perché la parola fratelli è una rivolta contro la fragilità umana? 6. Nell aria spasimante / involontaria rivolta (vv. 6-7): il participio spasimante, qui usato con funzione aggetivale, ha il significato di sofferente . Conosci il significato della forma nominale di questo participio, spesso usato, nel linguaggio comune, in forma scherzosa? Chi è uno spasimante? Che tipo di sofferenza patisce? 4. Quali termini ed espressioni rimandano all idea di fragilità e precarietà? PRODURRE 2. La domanda iniziale non ha risposta. Perché? ANALIZZARE E INTERPRETARE 5. Nella poesia non è percepibile la presenza di un io lirico che parli in prima persona: che significato puoi attribuire a questa scelta del poeta? Esponi le tue considerazioni. 7. Scrivere per RACCONTARE In quale situazione può essere pronunciata la frase che apre il componimento? Racconta in massimo 15 righe. 383

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La dolce fiamma - volume B
Poesia e teatro