Prova A - Franco Fortini, La gronda

ALLENAMENTO INVALSI

Prova A F. Fortini, La gronda, p. 572
Prova B L. Bianciardi, Il traduttore, p. 574

Prova A

La gronda

Franco Fortini, Una volta per sempre, Mondadori, Milano 1963

Franco Fortini, pseudonimo di Franco Lattes (1917-1994), è stato un poeta, saggista, intellettuale e traduttore del secondo Novecento. In questa poesia, di forte concretezza e impatto visivo, esprime uno dei temi ricorrenti della sua poetica: il presentimento di una rottura dell’ordine costituito, generata da un minimo gesto come il volo di una rondine, che potrà però essere percepito come una liberazione, un nuovo inizio.

Scopro dalla finestra lo spigolo d’una gronda,

in una casa invecchiata, ch’è di legno corroso

e piegato da strati di tegoli. Rondini vi sostano

qualche volta. Qua e là, sul tetto, sui giunti

5      e lungo i tubi, gore di catrame, calcine

di misere riparazioni. Ma vento e neve,

se stancano il piombo delle docce, la trave marcita

non la spezzano ancora.


Penso con qualche gioia

10    che un giorno, e non importa

se non ci sarò io, basterà che una rondine

si posi un attimo lì perché tutto nel vuoto precipiti

irreparabilmente, quella volando via.

1. Associa ciascuna parola al suo significato.


  • a) Corroso

1) Ciascuno degli elementi componibili di varia forma, specialmente di laterizio, usati come copertura di tetti, variante soprattutto toscana per “tegole”.

  • b) Calcine

2) Consumato da azione incessante.

  • c) Gore

3) Parte del tetto che sporge verso l’esterno di un edificio per evitare che la pioggia coli lungo i muri.

  • d) Giunti

4) Organi che stabiliscono una continuità tra due strutture, per esempio due tronchi di tubo.

  • e) Misere

5) Aloni lasciati da una macchia e, per estensione, macchie.

  • f) Docce

6) Calce spenta.

  • g) Tegoli

7) Esigue, di poco valore, di scarsa efficacia, fatte con poco impegno.

  • h) Gronda

8) Bocche di scarico delle acque raccolte in una grondaia.

 >> pagina 573 

2. Nel testo è presente una frase nominale: quale?

 

3. Scrivi il nome a cui le seguenti espressioni si riferiscono:


a) v. 2: ch’è di legno corroso                                                                                              

b) v. 8: non la spezzano ancora                                                                                              

c) v. 13: quella volando via                                                                                              

4. Nella poesia si fa ampio uso di inversioni dell’ordine sintattico standard della frase (soggetto/verbo/complementi). Fai la parafrasi dei versi riportati sotto, mettendoli nel giusto ordine sintattico.


a) Ma vento e neve, / se stancano il piombo delle docce, la trave marcita / non la spezzano ancora.

 

 


b) basterà che una rondine / si posi un attimo lì perché tutto nel vuoto precipiti / irreparabilmente, quella volando via.

 

 

5. Nella poesia sono presenti molti enjambement: il senso di frasi ed espressioni è completato nel verso successivo. Alcuni esempi si trovano (sono possibili più risposte)

  • a ai vv. 1-2. 
  • b ai vv. 6-7. 
  • c ai vv. 9-10. 
  • d ai vv. 10-11. 

6. Lo stesso Franco Fortini ha commentato la sua poesia con queste parole:


Ho sempre creduto che qualcosa (molto, per essere più preciso; quasi tutto, direi) dovesse mutare nella nostra società. So che questo mutamento si prepara da tanto tempo, forse da decenni. So che molti non vi credono o non lo vogliono; e perciò riparano, racconciano, aggiustano quel che è troppo guasto, convinti che nessun crollo sia imminente. Intanto, un poco per giorno, il mondo muta. Sono vissuto spiando il giorno di quella caduta; e preparandolo. Anche con poesie come questa, preparandolo. Ma la gioia che fin da ora mi ripaga di inevitabili sofferenze non è solo nella certezza di aver contribuito ad una trasformazione che voglio positiva; è nella persuasione che la causa occasionale finale potrà essere data dal leggero impeto di una giovinezza e di una felicità, dal minimo peso di un uccello, di una rondine, capace quindi di sottrarsi al crollo, di non avvertirlo nemmeno. Verranno generazioni di giovani che saranno più felici di noi e non avranno nemmeno bisogno di sapere da quale mondo atroce noi eravamo circondati. Per scrivere questi versi avevo bisogno di una forma molto semplice, di ritmi larghi, di pause assai profonde. Mi pare che tuttavia dovrebbe essere scandita, accentuando le cesure alla fine di ogni verso, come fosse una profezia. Vorrebbe esserne una infatti.


Il messaggio finale della poesia è dunque

  • a di speranza in un mondo diverso e migliore. 
  • b di disperazione di fronte alla fine di un mondo. 
  • c di rassegnazione di fronte alla vittoria della precarietà. 
  • d di confusione di fronte alla fine delle certezze. 

La dolce fiamma - volume B
La dolce fiamma - volume B
Poesia e teatro