Significante e significato
Per comprendere come funziona la poesia, è necessario introdurre una distinzione riguardante la struttura della lingua. Ogni lingua, infatti, è costituita di segni (o, semplificando, di parole), e ciascun segno è composto da due entità fondamentali:
- il significante, cioè l’insieme di suoni che compongono la parola, è la sua forma concreta ed esteriore;
- il significato corrisponde al concetto, o immagine mentale, a cui la parola rimanda.
Prendiamo per esempio il segno cane:
- il significante coincide con la serie di suoni che compongono la parola: c + a + n + e;
- il significato è invece costituito dal concetto, o “idea”, di cane, a cui pensiamo quando leggiamo o ascoltiamo tale parola.
Significante e significato sono come due facce della stessa medaglia: è impossibile separarle in modo netto. Non esistono, infatti, significati senza forme che li esprimano e, viceversa, forme totalmente prive di significato. Molti poeti ricercano particolari artifici sonori, lavorando sul significante e sugli effetti (musicali e simbolici) creati da alcune lettere e parole su chi legge o ascolta; allo stesso tempo, la varietà dei significati associati a un certo termine permette di comunicare contenuti profondi e originali, al di là di quelli più banali e immediati. Per questo il senso di una poesia va sempre cercato nell’intreccio tra i due piani, nel modo, cioè, in cui significante e significato collaborano per veicolare emozioni, concetti e visioni del mondo.