T3 - ANALISI ATTIVA - Giuseppe Gioachino Belli, Cosa fa er Papa?
analisi attiva
T3
Giuseppe Gioachino Belli
Cosa fa er Papa?
- Data di composizione 9 ottobre 1835
- Lingua originale dialetto romanesco
- Metro sonetto con rime ABBA ABBA CDC EDE
Il contadino zappa, il fabbro batte l’incudine, l’impiegato scrive, la maestra insegna: d’accordo. Ma il papa, che fa il papa? Alla domanda risponde il popolano al quale Belli dà voce in questo sonetto.
Audiolettura
Cosa fa er Papa? Eh ttrinca, fa la nanna,
taffia, pijja er caffè, sta a la finestra,
se svaria, se scrapiccia, se scapestra,
4 e ttiè Rroma pe ccammera-locanna.
Lui, nun avenno fijji, nun ▶ z’affanna
a ddirigge e accordà bbene l’orchestra;
perché, a la peggio, l’ùrtima minestra
8 sarà ssempre de quello che ccommanna.
Lui l’aria, l’acqua, er zole, er vino, er pane,
li crede robba sua: È tutto mio;
11 come a sto monno nun ce fussi un cane.
E cquasi quasi goderìa sto tomo
de restà ssolo, come stava Iddio
14 avanti de creà ll’angeli e ll’omo.
Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti, a cura di P. Gibellini, Mondadori, Milano 1990
A tu per tu con il testo
La nostra vita scorre imbrigliata dalle regole, alle quali ci sottoponiamo più o meno volentieri. Vestirsi in modo appropriato, rispondere a modo, mettere il casco quando guidiamo lo scooter, avvertire se non torniamo a casa, e così via. In ogni momento possiamo ribellarci, ma sappiamo che questo comporterà delle conseguenze. La presenza delle istituzioni – dalla scuola alla forza pubblica, dagli ospedali alla famiglia – garantisce e modella la vita sociale. Bene. Ma fino a che punto questo vale per chi le istituzioni le presiede? Ogni tanto viene spontaneo fantasticare sui privilegi di cui può godere il presidente degli Stati Uniti, o il papa, come accade nel sonetto di Belli, dove sotto la vernice della satira emerge lo stupore di un popolano. Che invidia! La fantasia galoppa: aerei lussuosi come l’Air Force One, folle sterminate che applaudono un uomo minuscolo che in lontananza le benedice da una finestra. Ma è ingenuo credere che la volontà dei grandi della terra sia legge, che possano fare e disfare a loro piacimento. Se potessimo trascorrere una giornata in loro compagnia ci accorgeremmo di quanto le cose siano diverse. Chi regge le redini del potere, se vuole restare in sella, deve fare i conti con mille costrizioni, mille condizionamenti ai quali deve concedere la maggior parte del proprio tempo.
Analisi ATTIVA
- a Il polisindeto.
- b Il chiasmo.
- c L’allitterazione.
- d La ripetizione.
- e L’anafora.
- a di grande responsabilità.
- b noiose e ripetitive.
- c piacevoli e goderecce.
- d raffinate e signorili.
- e quotidiane e plebee.
- f meditative e contemplative.
- a Cibo.
- b Religione.
- c Sonno.
- d Penitenza.
- e Divertimento.
- f Lusso.
- g Possesso.
- h Povertà.
- a L’accumulazione.
- b La ripetizione.
- c L’assonanza.
- d Il climax.
- e La paronomasia.
Laboratorio sul testo
COMPETENZE LINGUISTICHE
7. Italiano e dialetti. Il dialetto di qualunque regione italiana indica con termini molto espressivi oggetti e azioni della quotidianità. Riesci a trovare, nel dialetto della tua zona, gli equivalenti di alcune espressioni usate nel sonetto, come trincare, taffiare, svariarsi, scrapicciarsi, scapestrarsi?
PRODURRE
8. Scrivere per raccontare Ma che cosa fanno davvero, nella loro vita quotidiana, i potenti della terra? Racconta, nella forma che preferisci (pagina di diario o di autobiografia, lettera, narrazione in prima o in terza persona…), la giornata (massimo 20 righe ciascuna):
a) del papa;
b) del presidente degli Stati Uniti d’America;
c) della regina d’Inghilterra.
9. Scrivere per confrontare Confronta l’immagine del potere papale che emerge da questo sonetto di Belli con quella di S’i’ fosse foco di Cecco Angiolieri (▶ T1, p. 265), argomentando opportunamente le tue considerazioni (massimo 20 righe).
SPUNTI DI RICERCA interdisciplinare
EDUCAZIONE CIVICA
Quando Belli compone i suoi sonetti, il papa è ancora il sovrano di un vero e proprio Stato, che occupa buona parte dell’Italia centrale. Con l’Unità d’Italia, però, il potere temporale del pontefice deve fare i conti con le rivendicazioni del nuovo Stato italiano, e i rapporti fra le due entità non sono sempre stati buoni. Insieme ai tuoi compagni, svolgi una ricerca che ripercorra l’evoluzione dei rapporti fra Stato e Chiesa prendendo in considerazione le seguenti tappe fondamentali: 1870, breccia di Porta Pia; 1929, Patti lateranensi; 1948, Costituzione della Repubblica italiana (in particolare gli artt. 7 e 8); 1984, revisione del Concordato (accordo di Villa Madama).
La dolce fiamma - volume B
Poesia e teatro