T7 - ANALISI ATTIVA - Federico García Lorca, Canzone di cavaliere (da Canzoni)
analisi attiva
T7
Federico García Lorca
Canzone di cavaliere
- Tratto da Canzoni, 1927
- Titolo originale Canción del jinete
- Lingua originale spagnolo
- Metro cinque brevi strofe di versi liberi variamente rimati
È una calda notte di luna piena, nella campagna andalusa. Un uomo a cavallo avanza verso una città lontana, che forse non raggiungerà mai.
Audiolettura
Cordova.
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia ▶ bisaccia.
5 Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.
Nel piano, nel vento,
cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
10 dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga!
Ahi, la mia brava cavalla!
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova!
15 Cordova.
Lontana e sola.
Federico García Lorca, Tutte le poesie, trad. di C. Bo, Garzanti, Milano 1994
A tu per tu con il testo
Ognuno di noi sogna di arrivare alla sua Cordova, sogna cioè di “agguantare un altrove” che desidera con tutto il cuore, anche se teme che sarà irraggiungibile. Forse sarà capitato anche a te, anche se non l’hai mai confessato a nessuno, di immaginare un viaggio avventuroso, che ti porti a vivere lontano dal tuo solito mondo, o magari di tornare in un luogo che hai solo intravisto nell’infanzia, durante una vacanza, in una fotografia. Può essere la Norvegia, l’Australia, il Perù, un paesino di montagna o anche solo il capoluogo di provincia più vicino. Ma nessuno di noi raggiungerà davvero la “sua” Cordova, perché, se capitasse, scopriremmo che è troppo diversa dai nostri desideri. E subito ricominceremmo a desiderare un’altra Cordova ancora. Lontana e sola, come scrive il poeta.
Analisi ATTIVA
Lorca è un poeta andaluso molto legato alla sua terra: non stupisce, dunque, che la poesia inizi con l’evocazione di una splendida città della Spagna meridionale. Dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, Cordova fu dall’VIII al XIII secolo dopo Cristo uno dei centri pulsanti della dominazione musulmana in Spagna. I “mori” la abbellirono con una splendida moschea, la Mezquita, alla quale i re cristiani in seguito aggiunsero chiese e palazzi. Ma di tutto questo, la Canzone di cavaliere non parla: Cordova resta un puro nome, senza alcuna specificazione.
L’estrema semplicità conferisce grande suggestione ai versi. Anche gli elementi del caratteristico paesaggio andaluso sono ridotti ai minimi termini: una pianura ventosa, in una notte di plenilunio. Pochi tocchi di colore, al v. 8, suggeriscono l’atmosfera di tragedia incombente: il resto è affidato all’immaginazione del lettore, che può figurarsi come meglio crede il miraggio verso il quale muove il cavaliere.
- a speranza.
- b vittoria.
- c paura.
- d morte.
- a imminente.
- b lontana.
- c predestinata.
- d terribile.
5. Cordova è sola perché
- a è in mezzo alla pianura.
- b è una città abbandonata.
- c non ha alleate in guerra.
- d il cavaliere non riuscirà a raggiungerla.
Laboratorio sul testo
COMPETENZE LINGUISTICHE
7. Ortografia. In italiano, alcune interiezioni (I) possono essere confuse con altrettante voci del verbo avere (V). Distinguile, mettendo una crocetta nella giusta colonna e poi scrivi una frase per ciascuna.
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I |
V |
Frase |
oh |
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ho |
|||
ha |
|||
ah |
|||
ahi |
|||
hai |
PRODURRE
8. Scrivere per raccontare Come avverrà l’incontro del cavaliere con la morte? Racconta (massimo 20 righe).
spunti di ricerca interdisciplinare
Geostoria
Fai una ricerca sulla città di Cordova, sulla sua storia e sui suoi monumenti.
Musica
La canzone Samarcanda di Roberto Vecchioni parla anch’essa di una cavalcata verso una città lontana; se non la conosci, ascoltala su YouTube e cercane il testo: in che cosa è simile o diversa dalla poesia di Lorca?
La dolce fiamma - volume B
Poesia e teatro