Il mito di Eurialo e Niso è stato fonte di ispirazione per poeti, artisti e musicisti fino ai giorni nostri. Massimo Bubola (n. 1954), nome di culto della musica d’autore italiana, grande ammiratore di Bob Dylan, divenuto celebre con testi come Il cielo d’Irlanda, ha dedicato ai due personaggi virgiliani una canzone dal titolo Eurialo e Niso. Per questo testo si è ispirato alla figura di suo padre, grande amante della cultura classica che, a soli 22 anni, divenne giovanissimo comandante della brigata Adige del movimento partigiano Giustizia e Libertà. Il componimento ricalca la vicenda dei due guerrieri troiani trasponendola nel clima teso della Resistenza: Eurialo, fornaio, e Niso, studente, pensano di far saltare un ponte, ma sono traditi dalla spilla strappata alle sentinelle tedesche, che brilla più di un’aurora boreale, e li fa riconoscere dai nemici. Come in Virgilio, Eurialo è il primo a cadere e a suscitare il desiderio di vendetta di Niso, il quale esce allo scoperto, colpisce a morte quattro soldati e si lascia uccidere.
Della canzone, musicata da Sandro Severini, esiste una versione in forma di ballata, a opera dello stesso Bubola, che infonde l’energia vitale e popolare del folk-rock americano in un testo epico ispirato alla cultura classica.