5. I personaggi principali

5. I PERSONAGGI PRINCIPALI

Benché prenda avvio dalla descrizione dell’ira di Achille, il poema vede agire una pluralità di personaggi, umani e divini, schierati sui due fronti contrapposti.

I protagonisti dello scontro sono Achille per l’esercito acheo ed Ettore per quello troiano, ma in non poche occasioni l’attenzione del poeta si sposta sugli altri eroi partecipanti alla guerra.

Gli dèi

 Zeus: figlio di Crono, è il padre degli dèi e mantiene l’ordine e la giustizia nel mondo. Nella guerra di Troia cerca di evitare l’intervento degli altri dèi; tuttavia, pur non essendo ostile ai Troiani, acconsente alle richieste della moglie Era di favorire la distruzione della loro città, del resto già decretata dal Fato.

 Afrodite: dea dell’amore e della bellezza, secondo il mito sarebbe nata dalla schiuma del mare nell’isola di Cipro. In Omero, invece, è presentata come figlia di Zeus e Dione. Lusingata per la scelta di Paride, che nella gara di bellezza l’ha preferita ad Atena ed Era, è schierata dalla parte dei Troiani.

 Apollo: figlio di Zeus e Latona, fratello di Artemide, è il dio della luce, cui allude il suo appellativo Febo, ma anche della poesia. In virtù della sua abilità con l’arco, con le sue frecce può suscitare anche morti e pestilenze. È favorevole ai Troiani per l’offesa recata da Agamennone al suo sacerdote, Crise.

 Atena: nata dalla testa di Zeus, è la dea dell’intelligenza e dello spirito guerriero. Ha anche l’epiteto di Pallade. Parteggia per i Greci, dopo l’offesa ricevuta da Paride, che nella gara di bellezza le ha preferito Afrodite.

 Era: moglie di Zeus, è la protettrice delle spose e spesso viene rappresentata come gelosa e vendicativa. È schierata dalla parte dei Greci per vendetta contro Paride, per le stesse motivazioni di Atena.

 Poseidone: fratello di Zeus, è il dio del mare e ha il potere di scatenare temporali e di far scaturire sorgenti con un colpo di tridente. È schierato con i Greci a causa di un antico rancore contro i Troiani: all’epoca della costruzione delle mura di Troia per il re Laomedonte, infatti, non aveva ricevuto il compenso pattuito per l’aiuto prestato.

 Efesto: figlio di Zeus ed Era, marito di Afrodite, è un dio artigiano, abile nell’uso del fuoco e nella metallurgia. Nell’Iliade, dopo la morte di Patroclo, fabbrica le nuove armi di Achille, tra cui il famoso scudo.

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I Greci

▶ Achille: figlio di Peleo, re di Ftia (località della Tessaglia), e della dea marina Teti, è l’eroe della forza e del valore, temuto da tutti. Deve le sue eccezionali doti fisiche e di guerriero alla madre: tenendolo per il tallone, Teti lo aveva immerso da piccolo nelle acque del fiume Stige, rendendo così il suo corpo immortale, fatta eccezione per il tallone, rimasto l’unica sua parte vulnerabile.

▶ Patroclo: figlio di Menezio, re di Opunte (località della Locride), da giovanissimo, per aver ucciso un compagno, è costretto a lasciare la patria e ad andare a vivere in Tessaglia, alla corte di Peleo: nasce così la sua salda amicizia con Achille. Nella guerra di Troia decide di aiutare gli Achei presentandosi in battaglia con le armi di Achille, ma viene ucciso da Ettore. La sua morte è la causa del ritorno in battaglia di Achille.

▶ Agamennone: figlio di Atreo, re di Argo, e fratello di Menelao, è il capo dell’esercito acheo. In occasione della partenza delle navi greche per Troia, nel porto di Aulide, acconsente al sacrificio della figlia Ifigenia per propiziare il vento favorevole alla navigazione. Sarà punito per questo, al rientro dalla guerra, dalla moglie Clitemnestra, che insieme all’amante Egisto lo ucciderà a tradimento.

▶ Menelao: figlio di Atreo e fratello di Agamennone, sposa Elena e diviene re di Sparta. Spinto dal desiderio di vendetta per il rapimento della moglie, organizza la spedizione a Troia.

▶ Odisseo: re di Itaca, figlio di Laerte e marito di Penelope, è famoso per la sua astuzia oltre che per il suo valore militare. Nell’Iliade svolge spesso funzioni di consigliere e diplomatico, per esempio partecipa all’ambasceria inviata da Agamennone ad Achille per convincere l’eroe a tornare in battaglia. Il suo ritorno a Itaca è narrato nell’Odissea.

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I Troiani

 Elena: figlia di Zeus – unitosi sotto forma di cigno a Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta – è la più bella donna del mondo antico, almeno tra le mortali. In quanto donna greca, rapita e condotta a Troia, è l’unico personaggio che abbia legami con entrambi gli schieramenti belligeranti.

 Priamo: figlio di Laomedonte, è il re di Troia, marito di Ecuba e padre di cinquanta figli e altrettante figlie. Non si oppone al rapimento di Elena da parte del figlio Paride e ha verso la donna un atteggiamento benevolo. È destinato a una serie interminabile di sventure; alla fine dell’Iliade è struggente la scena in cui chiede e ottiene da Achille la restituzione del corpo di Ettore.

 Ettore: figlio di Priamo, marito di Andromaca, è il più valoroso fra i Troiani. Uccide Patroclo e viene punito da Achille con la morte, al termine del duello decisivo. La celebrazione dei suoi funerali segna la fine del poema.

 Andromaca: moglie di Ettore, è figlia di Eezione, re di Tebe, in Misia, regione dell’Asia Minore. Achille le uccide non solo Ettore, ma anche il padre e i sette fratelli. Caduta Troia, viene assegnata come prigioniera a Neottolemo, figlio di Achille, e in seguito sposerà Eleno, fratello di Ettore.

 Astianatte: detto anche Scamandrio, dal nome del fiume che scorre presso Troia, è il piccolo figlio di Ettore e Andromaca. Sarà precipitato dalle mura durante le presa della città.

 Paride: figlio di Priamo, con il rapimento di Elena è il vero responsabile della guerra. Alla sua straordinaria bellezza non corrisponde pari valore militare. Partecipa poco agli scontri, ma è lui a scagliare il dardo che, guidato da Apollo, colpirà Achille al tallone e ne determinerà la morte.

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Le tecniche narrative

Fabula  e intreccio

Fabula e intreccio sostanzialmente coincidono, perché la vicenda segue l’ordine cronologico degli avvenimenti.

Fanno eccezione alcune profezie, anticipazioni e rapide digressioni su eventi passati. Il flashback più lungo è quello presente all’inizio del poema.

Spazio

La vicenda si svolge sulla pianura tra le mura di Troia e il mare.

Della città sono ricordate le mura poderose e invalicabili, le porte Scee (dove avviene l’incontro di Ettore e Andromaca), il tempio di Atena, il palazzo reale.

Viene tratteggiato anche l’ambiente dell’accampamento greco, con le tende dei comandanti e le navi.

Tempo

Gli eventi narrati si collocano nel decimo anno di guerra e sono compresi in un arco temporale di cinquantuno giorni, dall’inizio della pestilenza scatenata da Apollo ai funerali di Ettore.

Narratore

Il narratore è esterno, onnisciente e oggettivo: racconta i fatti in terza persona, conosce tutte le vicende dei protagonisti, il loro destino e il loro futuro.

Anche se presenta fatti e personaggi senza esprimere giudizi e senza partecipazione emotiva, il narratore lascia trasparire la sua visione del mondo esaltando valori quali l’aspirazione alla gloria, la difesa dell’onore, la necessità del riconoscimento pubblico.

Stile

Ripetitività e formularità (epiteti, patronimici, scene tipiche).

Oggettività epica.

Ricorso alle similitudini.

Personaggi

Greci

Dèi favorevoli

Troiani

Dèi favorevoli

• Achille

• Agamennone

• Menelao

• Aiace Telamonio

• Diomede

• Odisseo

• Patroclo

• Nestore

• Atena

• Poseidone

• Era

• Ermes

• Ettore

• Paride

• Priamo

• Ecuba

• Elena

• Andromaca

• Apollo

• Ares

• Afrodite

• Artemide

Verifica delle conoscenze

1. Per quale ragione scoppia la guerra di Troia, secondo il mito?
2. Chi è il capo della spedizione greca contro Troia?
3. Quale fatto militare determina una svolta nelle vicende?
4. Qual è il tema principale dell’Iliade?
5. Come si manifesta il tema dell’onore nel poema?
6. Che cosa si intende per kalokagathìa?
7. Che cosa si intende per “concezione antropomorfica delle divinità”?
8. Quale contributo ha dato l’archeologia alla conoscenza della guerra di Troia?

La dolce fiamma - volume C
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