(Parigi 1930-Roma 1996)
La poetessa, con i toni infervorati di una veggente, si rivolge a un tu indefinito che genera in lei un senso di lutto profondo. Chi è questa persona? Che cosa ha fatto? Le oscure parole del testo si contraddicono e ci confondono, alimentando in noi suggestione e sconcerto.
Audiolettura
Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
è vero se tu cammini ancora, tutto il
mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
5 è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
una lanterna per i miei occhi obliqui. Cieca rimasi
dalla tua nascita e l’importanza del nuovo giorno
non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
che tu cammini ancora! Cieca sono che tu cammini
10 e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.
Amelia Rosselli, Variazioni belliche, Garzanti, Milano 1964
1. Chi parla?
2. Di chi parla?
3. Quando si immaginano pronunciate le parole del testo?
4. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
a) L’io lirico dice che il mondo è vedovo se il suo interlocutore è vivo.
b) L’io lirico dice che il mondo può essere suo se il suo interlocutore non è vivo.
c) L’io lirico era cieco e ha ottenuto la vista con la nascita del suo interlocutore.
d) Mentre la poesia viene scritta, l’interlocutore dell’io lirico non cammina più.
5. Quale sentimento prova l’io lirico nei confronti della persona cui si rivolge?
6. Quale delle seguenti figure retoriche individui nell’espressione Tutto il mondo è vedovo se è vero?
7. Il v. 1 e il v. 2 iniziano con le stesse parole Tutto il mondo è vedovo se è vero. Di quale figura retorica si tratta?
8. Osserva i vv. 2, 4, 6, 8, 9, 10. Come finiscono? Quale figura di posizione è presente in tutti questi versi?
9. Trova almeno un esempio di parallelismo.
10. Individua una metafora nel testo.
11. I vv. 7-8 contengono una figura di pensiero: quale?
La dolce fiamma - volume B plus
Poesia e teatro - Letteratura delle origini