Attivi in Toscana nella seconda metà del Duecento, i Siculo-toscani sono autori che ripropongono e aggiornano, con alcune innovazioni, i modelli della lirica siciliana che si erano diffusi nei vari comuni italiani grazie ai legami tra i funzionari di Federico II e i ghibellini.
Nel nuovo contesto, che agisce sulle tematiche e sullo stile, le città toscane e il loro spiccato municipalismo prendono il posto della corte sveva e del cosmopolitismo della Magna Curia. I Siculo-toscani trattano i classici temi amorosi, ma si dedicano anche a motivi che sono espressione della nuova coscienza cittadina e della borghesia emergente, per esempio quelli politici.
I principali autori di questa corrente sono Guittone d’Arezzo e Bonagiunta Orbicciani, ma si ricordano anche Chiaro Davanzati, Monte Andrea e la Compiuta Donzella, pseudonimo di una poetessa ignota.