Il riconoscimento della dignità delle diverse lingue romanze è lento e varia da regione a regione. Abbiamo già rilevato come la necessità dell’uso scritto dei volgari si manifesti dapprima nell’ambito politico di cerimonie e giuramenti ufficiali, e poi nella prassi burocratica di atti, testamenti, libri contabili ecc. L’impiego del volgare nella scrittura si estende però anche a testi non finalizzati a una funzione pratica, ma dotati di una veste letteraria, prodotti di un’elaborazione artistica.
Le prime manifestazioni letterarie delle lingue romanze avvengono in momenti diversi. Ciò dipende innanzitutto dal rapporto tra il latino e gli idiomi nazionali: non è un caso che le prime letterature in ordine di nascita siano quelle in cui la distinzione e l’emancipazione del volgare dal latino avvengono più precocemente.
In Inghilterra, intorno alla metà dell’VIII secolo, viene composto un poema epico di più di 3000 versi dal titolo Beowulf: vi si narrano le gesta dell’eroe omonimo alle prese con il mostro Grendel, la sua crudelissima madre e un drago. Alla fine dell’VIII secolo o al principio del IX risale invece il più antico documento dell’epica nazionale tedesca, l’Hildebrandslied (Canto di Ildebrando): nei suoi 68 versi allitterati si canta la leggenda ostrogotica del duello tra un padre e un figlio, nel quale entrano in conflitto il sentimento della fedeltà familiare e quello dell’onore cavalleresco.
Nel resto d’Europa, dove il rapporto fra latino e lingue nazionali è più stretto, la letteratura volgare prende le mosse più tardi: nell’area delle parlate romanze, tuttavia, a partire dalla fine dell’XI secolo si sviluppano forme artistiche destinate a incidere profondamente sull’immaginario letterario dei secoli successivi. Tale fioritura avviene nell’ambito delle corti francesi, dove accanto al genere letterario epico si impongono, grazie all’attività di poeti detti ▶ trovatori e trovieri, i generi letterari del romanzo e della lirica, i quali adattano motivi e forme originali alle esigenze e ai valori di un pubblico raffinato, che sa decifrarne e apprezzarne il messaggio.