COME ANALIZZARE - Ugo Foscolo, A Zacinto (da Poesie)

come analizzare

Ugo Foscolo

(Zante 1778-Londra 1827)

A Zacinto

  • Tratto da Poesie, 1803
  • Metro sonetto

In questo sonetto autobiografico, Ugo Foscolo si rivolge con nostalgia alla terra natale, da cui la sorte lo tiene lontano in quanto esule. Anche Ulisse è stato costretto a una lunga e dolorosa peregrinazione, ma all’eroe omerico è stato concesso il ritorno in patria. Non così al poeta, a cui è negato anche il conforto ideale di una tomba sulla quale i cari possano piangerlo.

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Audiolettura

Né più mai toccherò le sacre sponde

ove il mio corpo fanciulletto giacque,

Zacinto mia, che te specchi nell’onde

4      del greco mar da cui vergine nacque


Venere, e fea quelle isole feconde

col suo primo sorriso, onde non tacque

le tue limpide nubi e le tue fronde

8       l’inclito verso di colui che l’acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio

per cui bello di fama e di sventura

11    baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.


Tu non altro che il canto avrai del figlio,

o materna mia terra; a noi prescrisse

14    il fato illacrimata sepoltura.


Ugo Foscolo, Opere, a cura di F. Gavazzeni, Ricciardi, Milano-Napoli 1974

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Poesia e teatro - Letteratura delle origini