5. La rima

5. La rima

La rima consiste nell’identità di suono, a partire dalla vocale tonica in poi, di due o più parole per lo più collocate alla fine del verso: per esempio, cuòre : fiòre, oppure, càne : pàne. Viceversa àlbero e ro, pur avendo la stessa terminazione, non rimano, in quanto la vocale tonica della prima parola è a, quella della seconda è e. Ecco due versi tratti da una poesia di Giovanni Pascoli (1855-1912):

Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia.

Le funzioni fondamentali

La rima possiede quattro funzioni fondamentali:

1. demarcativa: segnala la fine del verso, specie nella tradizione molto antica, quando le misure dei versi oscillavano e non erano fissate con precisione;

2. strutturante: la disposizione delle rime costituisce un elemento fondamentale della costruzione delle strofe, che rispettano precisi modelli rimici. Per tale ragione, nel rappresentare tali schemi si usano le lettere dell’alfabeto: a ogni lettera viene associata una rima; si usa la maiuscola per l’endecasillabo, e la minuscola per versi più corti, come il settenario (per esempio AbAb);

3. fonica: conferisce un ulteriore rilievo sonoro all’ultima parola del verso, già in evidenza per via dell’ultima sillaba tonica;

4. semantica: associa due o più parole, creando una particolare tensione tra i loro significati (per esempio porte : morte).

Le diverse tipologie

  • A seconda della struttura sillabica delle parole coinvolte, abbiamo una rima piana, sdrucciola o tronca.

    Piana

    Accento tonico sulla penultima sillaba del verso

    Genova verticale,

    vertigine, aria, scale

    (Giorgio Caproni)

    Sdrucciola

    Accento tonico sulla terzultima sillaba del verso

    le rose impallidiscono

    e per poco periscono.

    (Gabriello Chiabrera)

    Tronca

    Accento tonico sull’ultima sillaba del verso

    Ancor viveva il cor.

    […]

    Era dolore ancor.

    (Giacomo Leopardi)


  • A seconda della disposizione delle rime nella strofa, si ottengono configurazioni particolari, spesso usate nella costruzione delle strofe. Di seguito possiamo vedere le principali disposizioni.

    Tipologia

    Descrizione

    Esempio

    Rima baciata

    Lega due versi consecutivi (AA).

    e di lontano le gonfiate vele

    vide fuggir del suo signor crudele:

    (Ludovico Ariosto)

    Rima

    alternata

    Lega due versi separati tra loro da un altro verso, secondo lo schema ABAB.

    Cura, che di timor ti nutri e cresci,

    e più temendo maggior forza acquisti,

    e mentre con la fiamma il gielo mesci,

    tutto ’l regno d’Amor turbi e contristi.

    (Giovanni Della Casa)

    Rima

    incrociata

    Lega quattro versi, facendo rimare il primo con il quarto e il secondo con il terzo (ABBA).

    Tanto gentile e tanto onesta pare

    la donna mia quand’ella altrui saluta,

    ch’ogne lingua deven tremando muta,

    e li occhi no l’ardiscon di guardare.

    (Dante Alighieri)

    Rima ripetuta

    Uno schema di rime si ripete nello stesso ordine, anche in due strofe diverse, come nelle terzine qui a fianco (ABC ABC).

    Quanto sia dolce un solitario stato

    tu m’insegnasti, et quanto haver la mente

    di cure scarca et di sospetti sgOMBRA.


    O cara selva et fiumicello amato,

    cangiar potess’io il mar e ’l lito ardente

    con le vostre fredd’acque et la verd’OMBRA.

    (Pietro Bembo)

    Rima

    invertita

    Lo schema di rime si ripete in ordine inverso (ABC CBA).

    come ogni foglia attende il suo fiore

    come ogni fiore attende il suo frutto

    come ogni notte attende il suo sOLE:


    così, come nel cuore che mi duOLE

    nell’attesa, dimentico di tutto

    così, così t’attendo dolce amore!

    (Sergio Corazzini)

    Rima interna

    Una o più parole legate dalla rima cadono all’interno dello stesso verso, oppure di versi differenti.

    E cadenzato dalla gora viene

    lo sciabordare delle lavandare

    (Giovanni Pascoli)


    Rema

    con me negli occhi al largo

    del tuo futuro, mentre odo

    (non odio) abbrunato il sordo

    battito del tamburo

    (Giorgio Caproni)


  • Alcune rime, dette tecniche, sono caratterizzate da artifici stilistici che riguardano l’aspetto fonico, grammaticale o semantico delle parole coinvolte.

    Tipologia

    Descrizione

    Esempio

    Ricca

    L’identità fonica della rima si estende a uno o più suoni collocati prima della vocale tonica.

    c’al ciel ti scorge per destro sentero

    sì ch’i’ vo già de la speranza altero.

    (Francesco Petrarca)

    Identica

    Le due parole in rima sono identiche e posseggono lo stesso significato.

    Ben parve messo e famigliar di Cristo:

    […]

    fu al primo consiglio che diè Cristo

    (Dante Alighieri)

    Equivoca

    Le parole in rima sono omofone (identiche dal punto di vista fonico), ma differiscono nel significato.

    s’indugia e cerca, irrequïeta, al sole;

    […]

    nell’ombra ove le stelle errano sole.

    (Giovanni Pascoli)


    Nel primo verso sole è usato come nome; nel secondo, vale come aggettivo legato a stelle.

    Difficile

    Rime particolarmente ricercate, per la scarsa disponibilità di parole con la medesima terminazione.

    di far ciò che mi chiedi; ma io scoppio

    […]

    Prima era scempio, e ora è fatto doppio

    (Dante Alighieri)


  • Si parla di rime imperfette quando l’identità di suono tra le parole legate alla rima non è completa.

    Tipologia

    Descrizione

    Esempio

    Quasi-rima

    Le terminazioni delle parole in rima, a partire dalla vocale tonica, differiscono soltanto per un unico suono.

    Non brillin gli occhi tuoi se non di piANTo.

    […]

    In sogno a quanti oggi piacesti, e quANTi

    (Giacomo Leopardi)

    Assonanza

    L’identità di suono, a partire dalla vocale tonica, si riferisce alle sole vocali.

    Al primo chiaro, quAndO

    […]

    Nel traforo del sAssO

    (Eugenio Montale)

    Consonanza

    L’identità di suono si riferisce alle sole consonanti.

    al tuo perpetuo caNTo,

    Allor che all’opre femminili inteNTa

    (Giacomo Leopardi)

La dolce fiamma - volume B plus
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