T6 - Pablo Neruda, Le tue mani (da I versi del Capitano)
T6
Pablo Neruda
Le tue mani
- Tratto da I versi del Capitano, 1952
- Titolo originale Tus manos
- Lingua originale spagnolo
- Metro versi liberi
Le mani dell’amata accarezzano il petto del poeta. È un’esplosione di sensualità che, in un alato volo della fantasia, si traduce in una serie di immagini appassionate.
Audiolettura
Quando le tue mani vengono,
amore, verso le mie,
cosa mi recano volando?
Perché si son fermate
5 sulla mia bocca, d’improvviso,
perché le riconosco
come se allora, anzi,
le avessi toccate,
come se prima d’essere
10 avessero percorso
la mia fronte, il mio fianco?
La loro morbidezza veniva
volando sopra il tempo,
sopra il mare, sopra il fumo,
15 sopra la primavera,
e quando tu posasti
le mani sul mio petto,
riconobbi quelle ali
di colomba dorata,
20 riconobbi quella ▶ creta
e quel colore di frumento.
Gli anni della mia vita
camminai cercandole.
Salii le scale,
25 attraversai le scogliere,
mi portarono i treni,
le acque mi condussero,
e nella pelle dell’uva
mi sembrò di toccarti.
30 Il legno d’improvviso
mi recò il tuo contatto,
la mandorla m’annunciava
la tua morbidezza concreta,
finché si chiusero
35 le tue mani sul mio petto
e lì come due ali
terminarono il loro viaggio.
Pablo Neruda, I versi del capitano, trad. di G. Bellini, Passigli, Firenze 1995
A tu per tu con il testo
Quando amiamo appassionatamente, il corpo della persona amata ci appare unico, stupendo, fatato. Ora il colore degli occhi, ora il profumo dei capelli, ora il timbro della voce: colei o colui che amiamo diventa per noi l’unità di misura della bellezza e della meraviglia del mondo che, continuamente, mettiamo a confronto con il nostro amore. Non solo le altre persone, ma addirittura il mare, le stagioni, il cibo e la natura: tutto ci parla della persona di cui siamo innamorati. Sotto l’impulso di un entusiasmo amoroso incontenibile, il poeta canta a voce spiegata la gioia dell’incontro con la sua donna: o meglio con le sue mani, che in una morbida carezza esprimono il senso dell’intera vita.
Analisi
Nella terza e nella quarta strofa, l’io lirico ripercorre la propria storia, presentandola come la costante ricerca, finalmente compiuta, dell’amore. Gli anni della mia vita (v. 22), egli dice, camminai (v. 23) cercando le tue mani: ho attraversato le difficoltà (le scale, v. 24, o le scogliere, v. 25), ho viaggiato e mi sono fatto trasportare dal corso delle cose (i treni, v. 26, le acque, v. 27) e ho percepito, nelle cose dolci e delicate (pelle dell’uva, v. 28), il tuo tocco, ancora prima di conoscerti. L’incontro con la donna ha il potere di ridare all’esistenza del poeta un nuovo significato: indipendentemente da come interpretiamo le sue metafore, egli sottolinea con insistenza che l’intero corso della sua vita è stato una lunga preparazione all’amore per questa donna, la cui presenza egli già presentiva nelle cose.
Negli ultimi versi è addirittura la natura, rappresentata dal legno (v. 30) e dalla mandorla (v. 32), a rievocare la forma delle unghie femminili e a farsi portatrice della presenza dell’amata. L’intera realtà, così, appare disseminata dei segni della presenza della donna che, ponendo le sue mani come due ali (v. 36) sul petto dell’amato, mette fine all’affannosa ricerca di entrambi.
Laboratorio sul testo
Comprendere
1. A chi si rivolge il poeta?
- a A una donna immaginaria, frutto della sua fantasia.
- b A una donna reale, che egli realmente ama.
- c A una figura simbolica, perché la poesia è allegorica.
- d A nessuno dei soggetti precedenti.
2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
a) Il poeta ha l’impressione di conoscere da sempre le mani della sua amata.
- V F
b) Le mani della donna sono paragonate ad ali di colomba.
- V F
c) L’amore di cui si parla nella poesia è rarefatto e puramente spirituale.
- V F
d) Il poeta dice che nulla al mondo gli ricorda il corpo dell’amata.
- V F
e) La donna di cui si parla è il primo amore del poeta.
- V F
f) L’amore del poeta è felicemente corrisposto.
- V F
g) Le mani della donna vengono paragonate a cose rapide come i treni.
- V F
3. Nella frase come se prima d’essere (v. 9), chi è il soggetto di essere?
Analizzare e interpretare
4. L’analisi accenna alla presenza di numerose figure di ripetizione nel testo. Sottolineale nella seconda strofa, riportata qui di seguito:
5. Il lessico e la sintassi della poesia sono molto facili, ma le figure retoriche abbondano. Indica il tipo di quelle qui esemplificate.
a) La loro morbidezza veniva (v. 12)
b) veniva / volando (vv. 12-13)
c) sopra il tempo / sopra il mare, sopra il fumo, / sopra la primavera (vv. 13-15)
d) riconobbi quella creta (v. 20)
e) mi portarono i treni, / le acque mi condussero (vv. 26-27)
f) come due ali (v. 36)
6. Le mani della donna sono trasfigurate da diverse metafore, riferite a precise realtà naturali. Quali?
Competenze linguistiche
7. L’autore parla di morbidezza concreta (v. 33): completa la tabella seguente con i sostantivi e gli aggettivi corretti.
nome |
morbidezza |
|
aggettivo |
|
concreta
|
sinonimo del nome |
||
sinonimo dell’aggettivo |
||
contrario del nome |
||
contrario dell’aggettivo |
8. Scrivere per descrivere Riguarda l’esercizio 6 e, sulla base delle sensazioni che ti trasmettono gli oggetti associati alle mani della donna, prova a descriverle. Cerca di figurarti: forma; carnagione; sensazione al tocco; profumo; consistenza della pelle.
Produrre
9. Scrivere per esprimere Scegli una persona a cui pensi spesso. Non dev’essere necessariamente la ragazza o il ragazzo che ti piace: può essere un compagno, un amico, un familiare. Considerando l’aspetto e il carattere di questa persona, immagina che cosa sarebbe se fosse: 1) un animale; 2) un colore; 3) un elemento del paesaggio naturale; 4) una canzone; 5) un personaggio storico; 6) un piatto; 7) qualcosa che ora immagini tu. Quindi spiega i motivi di queste associazioni in un testo di circa 30 righe.
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