La Gallia, corrispondente all’odierna Francia, venne sottomessa da Giulio Cesare fra il 58 e il 50 a.C. in una serie di poderose campagne militari. Solo un villaggetto della Bretagna, vicino a una gran foresta, riuscì a resistere all’urto delle legioni romane. E come? In primo luogo grazie ad Asterix: un piccolo guerriero biondo, furbo, fiero e linguacciuto. Per niente al mondo si separerebbe dall’elmo alato e dalla borraccia, che contiene una pozione magica preparata dal druido Panoramix, capace di infondergli una forza incredibile. La stessa che può vantare il suo miglior amico, l’enorme, ingenuo e irascibile Obelix, che la pozione l’assaggiò già da piccolo, quando cadde nel paiolo dove bolliva. Insieme formano una coppia irresistibile, in avventure che li vedono percorrere con lena instancabile l’intera Europa, ma anche l’Egitto di Cleopatra e persino l’America, ben prima di Cristoforo Colombo.
Grazie alla sua capacità di smitizzare la storia, trasformandola in un campionario di episodi tutti da ridere, Asterix è diventato il fumetto francese più letto al mondo. Creato nel 1959 dallo sceneggiatore René Goscinny (1926-1977) e dal disegnatore Albert Uderzo (n. 1927), è stato tradotto in oltre cento lingue, ha ispirato film, cartoni animati, videogiochi e un enorme parco divertimenti a nord di Parigi, visitato ogni anno da milioni di persone. Romani compresi.