4. Le parole dei personaggi
Abbiamo visto che la lettura di un testo narrativo presuppone l’“ascolto” immaginario di una voce che fa vivere le parole scritte nel testo. Ma quella del narratore non è l’unica voce che ascoltiamo nel corso della lettura, poiché il racconto è spesso costituito da una somma di voci che parlano con accenti e movenze diverse.
Innanzitutto bisogna introdurre una distinzione generale tra citazione e resoconto. Nel caso della citazione, il narratore fa parlare il personaggio stesso, di cui leggiamo parole e pensieri; nel caso del resoconto, invece, noi udiamo la voce del narratore, che riporta in modo mediato i discorsi dei personaggi. Ecco un esempio:
- Ilaria lo guardò e gli disse: «Non ti lascerò andare». → citazione
- Ilaria lo guardò e gli disse che non lo avrebbe lasciato andare. → resoconto
Un’altra importante distinzione è quella tra forme di discorso legato e forme di discorso libero. In una forma legata, le espressioni dei personaggi sono introdotte o seguite da verbi dichiarativi come “dire”, “pensare”, “chiedere”, “esclamare”, mentre nella forma libera la battuta viene semplicemente presentata in modo improvviso, senza alcun collegamento con il resto della narrazione.
- «Questo lo vedremo», rispose Luca, infilandosi il cappotto e puntando verso il portone. (Forma legata)
- «Questo lo vedremo». Luca si infilò il cappotto e puntò verso il portone. (Forma libera)
Le possibilità appena esposte si combinano dando vita a tecniche di vario genere. Vediamo le più importanti.