3. Il punto di vista
Un altro fondamentale meccanismo della narrazione, strettamente legato alla voce narrante, riguarda la scelta del punto di vista. Il punto di vista, letteralmente, è l’“occhio” attraverso cui osserviamo e percepiamo eventi e situazioni nel mondo narrativo. Come nella vita reale, così nella letteratura prospettive diverse svelano aspetti e significati diversi delle cose, mostrandocele sotto una luce completamente nuova.
Sebbene il punto di vista dipenda dalla voce narrante, queste due strutture narrative non vanno confuse tra loro. Notiamo la differenza tra queste tre frasi:
1. Dopo il tramonto, vidi un ladro fuggire nel vicolo.
2. Dopo il tramonto, un ladro fuggì nel vicolo.
3. Dopo il tramonto, l’ispettore vide un ladro fuggire nel vicolo.
Nel caso n. 1, la voce narrante (interna) e il punto di vista appartengono al personaggio che vede il ladro. L’unica differenza percepibile è di ordine temporale: l’io narrante, infatti, racconta nel presente l’episodio in cui, nel passato, egli stesso, in qualità di personaggio (io narrato) vide il ladro dal suo punto di vista (cioè, con i suoi occhi). Nel caso n. 2, il narratore è esterno e ci presenta gli avvenimenti da un punto di vista che non appartiene a nessun personaggio sulla scena. In ultimo, nel caso n. 3, un narratore esterno ci presenta gli avvenimenti dal punto di vista di un personaggio preciso: è l’ispettore a scorgere il ladro, e noi lettori lo vediamo attraverso i suoi occhi.
Il punto di vista assume inoltre un significativo rilievo concettuale. I personaggi infatti non solo “guardano” il mondo in cui si trovano, ma lo “pensano” e lo “interpretano”, formandosi un’opinione basata sul carattere, sulle competenze di cui dispongono e su ciò che hanno vissuto in precedenza. In altre parole, il punto di vista coinvolge, oltre agli occhi, anche il cervello e il cuore, cioè le emozioni, i pensieri, le idee. Questo doppio valore è del resto insito nella stessa espressione “punto di vista”, che nel linguaggio comune indica sia la posizione visiva sia quella mentale, in cui ci poniamo per capire e analizzare concetti e accadimenti.