I mosaici

I mosaici Per decorare le pareti e i pavimenti delle loro abitazioni, oltre alla pittura i Romani usavano anche la tecnica del mosaico. Abilissimi artisti disponevano sull intonaco fresco le tessere ossia piccoli pezzi di pietra o di pasta di vetro di diversi colori, in modo da formare un disegno. Mentre le tessere di pasta di vetro erano fatte direttamente dai mosaicisti, le pietre e i marmi arrivavano dai luoghi più lontani dell impero e potevano essere anche molto preziosi. I tasselli erano di varia misura; con quelli più piccoli si potevano riprodurre particolari minuti, ottenendo effetti simili a quelli della pittura. Pavimenti decorati I Romani ricorrono al mosaico soprattutto per decorare i pavimenti: le superfici così realizzate sono infatti molto resistenti e, soprattutto, si possono pulire con facilità. Per questo motivo troviamo mosaici non solo nella pavimentazione delle case delle famiglie più ricche, ma anche in quella di luoghi pubblici dove era importante mantenere l igiene, come le piscine e i bagni pubblici. 1 Mosaico con Cave canem , I secolo a.C. Pompei, Casa del Poeta Tragico. 2 Mosaico con pesci, I secolo a.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. 94 L ARTE ROMANA CONCET T O CHIAVE imenti Pa ret i e p av e s s e re le t dipinti con dei mos aici. Con grande abilità, i mosaicisti erano in grado di realizzare i soggetti più vari: da semplici motivi geometrici di solito di due colori, bianco e nero a raffigurazioni più complesse, con animali, paesaggi, scene di giochi, di caccia o di battaglia. Una buffa raffigurazione si trova all esterno di una casa di Pompei: con l uso soltanto del bianco e del nero, il proprietario ha fatto realizzare un avviso per i suoi visitatori, con la sagoma di un cane feroce e la scritta CAVE CANEM, che in latino vuol dire Attenti al cane (1). Molto più complesso è un altro mosaico (2), anch esso ritrovato in una casa privata di Pompei: in un grande riquadro l artista ha realizzato un incredibile raffigurazione di pesci e animali marini, tutti resi con grande attenzione alla realtà. Si riconoscono un polpo che lotta con un aragosta, una razza, una spigola, un gamberetto, una triglia e, a sinistra, un martin pescatore, un piccolo uccello, che sta per tuffarsi. Questo tipo di mosaico utilizza tessere molto piccole per rendere al meglio tutte le sfumature e i dettagli; serviva per decorare il pavimento della sala da pranzo di una casa molto ricca.

Il filo dell’arte - volume compact
Il filo dell’arte - volume compact
Storia dell’arte e comunicazione visiva