Il filo dell’arte - volume compact

I linguaggi visivi GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO Tra gli strumenti che il regista ha a disposizione per trasmettere al film il ritmo e l atmosfera voluti c è l inquadratura delle persone, che prende il nome di piano, e quella del luogo, che si chiama campo. A seconda della distanza della macchina da presa dal soggetto inquadrato si distinguono piani diversi. Il particolare è la ripresa molto ravvicinata di una parte del corpo umano, per esempio una mano o più spesso gli occhi: in questo caso ha lo scopo di mettere in risalto lo sguardo del personaggio, sottolineandone le emozioni. Simile al particolare è il dettaglio: si tratta infatti della ripresa molto ravvicinata di una parte di un oggetto inanimato, per esempio la maniglia di una porta. Il primissimo piano è una ripresa ravvicinata che inquadra solo ed esclusivamente il volto dell attore, tra il collo e la fronte. Il primo piano è un inquadratura leggermente più ampia del primissimo piano: il personaggio viene ripreso dalle spalle in su. 544 Il piano americano riprende il personaggio dalle ginocchia in su. Questa inquadratura si chiama così perché veniva utilizzata molto nei film western girati negli Stati Uniti: permetteva di far vedere bene, in un colpo solo, il volto del personaggio e la fondina della pistola appesa alla cintura. Nella figura intera il personaggio è ripreso per intero, da una posizione abbastanza ravvicinata: la sua figura occupa verticalmente tutta (o quasi tutta) l inquadratura.

Il filo dell’arte - volume compact
Il filo dell’arte - volume compact
Storia dell’arte e comunicazione visiva