Il filo dell’arte - volume compact

Temi operativi GLI ALBERI NELL ARTE Gli artisti hanno frequentemente raffigurato gli alberi per la loro bellezza e per le emozioni che trasmettono: essi rappresentano una sorta di collegamento tra la terra, alla quale sono ancorati per mezzo delle radici, e il cielo, verso cui si innalzano con le chiome. Gli alberi sono immobili eppure segnano, con i loro cambiamenti di colore e con la loro crescita, il passare del tempo. Il pittore olandese Vincent van Gogh disegna due file di pioppi come se li guardasse dal basso verso l alto: questa inquadratura li rende monumentali e sottolinea la piccolezza dell uomo che avanza solitario verso lo spettatore. La fuga prospettica degli alberi è chiusa verso l orizzonte da una casa isolata, mentre il sole tramonta sullo sfondo. Vincent van Gogh, Viale di pioppi al tramonto, 1884, olio su tela. Amsterdam, Van Gogh Museum. Gustav Klimt, Fregio Stoclet: L albero della vita, 1905-1909, tecnica mista. Vienna, sterreichisches f r angewandte Kunst. Per la decorazione di una residenza privata, il pittore viennese Gustav Klimt (1862-1918) scelse di rappresentare l albero che, secondo alcune tradizioni religiose, era nel giardino dell Eden e che quindi è considerato il simbolo della vita, dell energia vitale, dell uomo stesso. Per realizzarlo usò materiali diversi (vetri, pietre dure, smalti, madreperla) e colori preziosi. Forme e strutture naturali sono le sue fonti di ispirazione, che però vengono stilizzate e geometrizzate: l albero diventa una linea ondulata, senza nessun volume, una figura quasi astratta, anche per la scelta di colorarlo con l oro, che non si ritrova in natura ma che fa pensare alla luce, alla divinità, allo spirito. 500 L opera dell artista russa Marianne von Werefkin non è una rappresentazione naturalistica. L albero rosso-arancio è il protagonista, che spicca contro lo sfondo della montagna blu; esso però è dipinto con forma e proporzioni irreali. La pittrice ci mostra che non si deve necessariamente riprodurre solo ciò che l occhio vede, ma che si può esprimere il proprio stato d animo e il proprio pensiero attraverso una scelta personale di forme e colori. Marianne von Werefkin, L albero rosso, 1910, tempera su cartone. Ascona (Svizzera), Fondazione Marianne Werefkin.

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Storia dell’arte e comunicazione visiva