Il filo dell’arte - volume compact

La grammatica del linguaggio visuale La sovrapposizione delle figure Se disponiamo i soggetti rappresentati su più piani, in modo che alcune figure risultino parzialmente nascoste dalle altre, riceviamo la sensazione che quelle coperte siano più lontane di quelle che vediamo per intero. In questo dipinto la sensazione della profondità è trasmessa dal pittore francese Renoir, soprattutto attraverso la sovrapposizione delle figure, molte delle quali si coprono a vicenda; oltre a ciò il pittore sfrutta l effetto dei gradienti di dimensione, dipingendo i personaggi in primo piano più grandi rispetto a quelli che vuole farci apparire lontani. Pierre-Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela. Parigi, Musée d Orsay. La convergenza delle linee parallele Per dare l idea della profondità, alcune linee parallele, come per esempio quelle dei binari di un treno, vengono raffigurate leggermente convergenti a mano a mano che si allontanano dal primo piano, così come ci appaiono quando le vediamo dal vero per effetto di un illusione ottica. Prolungandole al massimo, queste linee finirebbero con l incontrarsi in un punto lontano, idealmente collocato sulla linea dell orizzonte e chiamato punto di fuga. In questo dipinto di Angelo Morbelli i principali indicatori di profondità sono il gradiente di dimensione (fra i treni in primo piano e quelli più lontani) e la convergenza di linee parallele: binari e banchine sono raffigurati con linee che convergono tra loro allontanandosi dallo spettatore. Angelo Morbelli, La stazione centrale di Milano, 1889, olio su tela. Milano, Civiche Raccolte Storiche. 488

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Storia dell’arte e comunicazione visiva