Il filo dell’arte - volume compact

La grammatica del linguaggio visuale LUCI, OMBRE ED EMOZIONI La luce condiziona fortemente le nostre emozioni. Istintivamente i luoghi bui ci rendono inquieti: questo stato d animo è un eredità della paura che i nostri antenati provavano quando scendeva la notte e l oscurità impediva loro di tenere sotto controllo il territorio, esponendoli agli attacchi degli animali. Al contrario, nei luoghi ben illuminati ci sentiamo più sicuri perché riusciamo a vedere ciò che ci circonda. Per questo da millenni l uomo attribuisce alla luce un valore positivo e al buio uno negativo. Nelle sue opere, il pittore svizzero F ssli ha spesso utilizzato la luce come uno strumento per esprimere emozioni intense, con risultati particolarmente efficaci. In questo dipinto la luce, proveniente dal basso, produce un contrasto violento con lo sfondo buio, creando un atmosfera inquietante e drammatica. Inoltre genera forti ombre sui volti dei personaggi, facendoci capire che si tratta di uomini malvagi, come conferma il titolo dell opera. Johann Heinrich F ssli, I due assassini del duca di Clarence, 1780-1782, olio su tela. Washington, Folger Shakespeare Library. In alcune opere gli artisti non imitano la luce ma catturano e utilizzano quella reale. il caso delle vetrate delle cattedrali, nelle quali è proprio la luce del Sole ad accendere forme e colori. Soprattutto nell architettura medievale, esse avevano un importanza fondamentale: permettevano infatti a una grande quantità di luce di entrare nelle chiese, rendendo simbolicamente visibile la presenza divina. Uno dei rosoni della cattedrale di Notre-Dame a Parigi. 484

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Storia dell’arte e comunicazione visiva