Il filo dell’arte - volume compact

Claude Monet, pittore impressionista francese, ha studiato con grande attenzione le ombre, arrivando alla conclusione che, nella realtà, esse ci appaiono colorate e non grigie o nere. Il colore di un ombra portata dipende innanzitutto da quello della luce: una fonte luminosa colorata, infatti, genera ombre con sfumature del colore a essa complementare. Una luce rossa, per esempio, crea ombre con riflessi verdi. Per questa ragione nei dipinti di Monet le ombre non sono ottenute usando il nero, né direttamente né per scurire le tonalità. In genere vengono dipinte utilizzando il violetto, che è il complementare del giallo, il colore del Sole e della sua luce. Monet ha studiato anche come cambia la nostra percezione delle forme e dei colori al variare delle condizioni di luce; per questo ha raffigurato più volte lo stesso soggetto in diversi momenti del giorno o dell anno. Claude Monet, Covoni, fine d estate, effetto mattutino, 1891, olio su tela. Parigi, Musée d Orsay. Claude Monet, Covoni, fine d estate, effetto di sera, 1891, olio su tela. Chicago, Art Institute of Chicago. 483

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Storia dell’arte e comunicazione visiva