Il filo dell’arte - volume compact

La grammatica del linguaggio visuale Per aumentare l espressività delle loro opere, alcuni artisti non si sono limitati a creare le texture attraverso la pittura, ma hanno sostituito tela e fogli tradizionali con altri materiali caratterizzati da texture vere , molto evidenti e spesso irregolari. Per esempio hanno scelto di dipingere o di tracciare segni su sacchi di canapa, cartone e pezzi di legno grezzo, o perfino sulla plastica fusa, sul cemento e così via. Alberto Burri è uno degli artisti italiani del secolo scorso che più ha sfruttato il valore espressivo della texture: per esempio ha creato una serie di opere usando sacchi di canapa, con tessiture grezze e molto evidenti. Su di essi ha creato strappi, buchi e cuciture: l effetto ottenuto trasmette una sensazione di angoscia e dolore. Lo stesso stato d animo si avverte osservando i suoi Cretti, un altra serie di opere create questa volta con un impasto di colla, gesso e terra: qui la texture è costituita da crepe, screpolature e spaccature ramificate, simili a quelle che si creano in terre aride e desolate. Alberto Burri, Umbria vera, 1952, sacchi su tela. Brescia, collezione privata. 462 Alberto Burri, Cretto nero, 1977, acrilico su cellotex. Parigi, Musée National d Art Moderne Centre Georges Pompidou.

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Storia dell’arte e comunicazione visiva